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La Fondazione Enzo Hruby per la sicurezza e la videosorveglianza del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

La Fondazione Enzo Hruby per la sicurezza e la videosorveglianza del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

“Il progetto per la protezione del Conservatorio Benedetto Marcello acquista un valore aggiunto in quanto realizzato grazie a tutti coloro che hanno sostenuto la Fondazione Enzo Hruby con il contributo del 5×1000 devoluto nel 2014”: con queste parole cariche di significato e di riconoscenza, la Fondazione Enzo Hruby presenta il progetto realizzato per la sicurezza e la videosorveglianza del  Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

Con questo progetto la Fondazione inizia una felice collaborazione con il Conservatorio, storico Istituto musicale che ha sede all’interno di Palazzo Pisani, una delle più grandi residenze patrizie della città veneta.

LA REALIZZAZIONE DELLA SOLUZIONE ED I BENEFICI

“Il progetto di protezione del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia ci è particolarmente caro per una serie di motivi – sottolinea Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – prima di tutto si inserisce in quel filone di beni culturali musicali sui quali siamo intervenuti con particolare attenzione negli ultimi anni, in secondo luogo si tratta di un edificio di rara bellezza e con una grande storia alle spalle ma forse ancora troppo poco conosciuto. Infine si tratta di un progetto sostenuto a Venezia, una delle città simbolo del patrimonio culturale del nostro Paese e nella quale la nostra Fondazione è già intervenuta con altri progetti di tutela”.

“Ringraziamo molto la Fondazione Enzo Hruby – sottolinea Franco Rossi Direttore del Conservatorio Benedetto Marcello –  per il suo impegno nell’attività di protezione del patrimonio culturale italiano, e in particolare per aver dotato di un efficiente e innovativo sistema di sicurezza la nostra struttura, il Museo della Musica, che da poco ha aperto al pubblico, e tutto il patrimonio artistico in esso contenuto”.

La Fondazione Enzo Hruby, riconoscendo l’importanza di un contesto di così grande valore storico e artistico, ha sostenuto la realizzazione di questo sistema di sicurezza all’avanguardia la cui progettazione e realizzazione è stata affidata alla Società Umbra Control di Perugia, azienda Amica della Fondazione.

Il sistema di sicurezza è costituito da un impianto antintrusione e da un impianto di videosorveglianza, per la protezione delle aree più importanti della struttura.

Per il sistema di videosorveglianza sono state utilizzate telecamere IP dotate di illuminatori infrarossi, per consentire la ripresa delle immagini anche in assenza di luce.
L’impianto antintrusione è costituito principalmente da sensori volumetrici interni a doppia tecnologia, inoltre la centrale di allarme è già pronta per collegare altri sensori per future espansioni dell’impianto.
L’intero sistema è stato progettato per rispondere ed adattarsi al meglio a ciò che rappresenta il Conservatorio Benedetto Marcello, ossia un luogo di cultura volto all’insegnamento, la tutela e la promozione dell’arte musicale.

Il sistema, orientato oltre che alla protezione anche alla valorizzazione del patrimonio artistico custodito nel Conservatorio, utilizza telecamere di ultima generazione adatte sia alla videosorveglianza sia al live streaming, così da poter registrare e visualizzare le immagini dei concerti e delle diverse iniziative artistiche organizzate dall’Istituto, sul canale Youtube del Conservatorio per permetterne la visione a un pubblico più vasto.

Le attività e la storia del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello

Il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello è impegnato, dalla seconda metà del Novecento, in un’importante attività didattica che coinvolge allievi provenienti da ogni parte del mondo che hanno fatto della musica, in qualità di forma d’arte e occasione di crescita personale, il fulcro della loro vita.  Il seicentesco Palazzo Pisani, sede del Conservatorio, ed ex dimora di una delle più potenti e ricche famiglie della Serenissima, vanta una storia ricca di curiosità e ospiti illustri; da Napoleone Bonaparte a Igor Stravisnkij intrattenutosi presso l’Istituto musicale, insieme alla moglie Vera, per assistere ad un concerto di Andres Segovia tenutosi nel secondo Novecento.

L’edificio, secondo per imponenza solo a Palazzo Ducale – con una superficie di ben 6000 metri quadrati e oltre 200 sale – rappresenta un importante pezzo del patrimonio storico-artistico del nostro Paese, che ancora oggi riserva delle sorprese: a seguito di un restauro sono stati infatti ritrovati degli stucchi e dei bassorilievi con una simbologia alchemico-massonica che hanno portato a nuovi studi.  Il Conservatorio veneziano vanta un’interessante varietà di beni di grande pregio, a partire dalla biblioteca interna che conserva ben 50.000 volumi antichi, fino all’attiguo Museo della Musica che custodisce strumenti musicali, manoscritti e cimeli d’epoca, tra cui spiccano alcuni oggetti donati da Richard Wagner. 
 

la Redazione

 

 

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