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Acunzo, Ministero dell’Interno : regole e sviluppi con la Certificazione di Conformità per la Vigilanza Privata

Acunzo

S News incontra Vincenzo Acunzo, Coordinatore Unità Organizzativa Vigilanza Privata del Ministero dell’Interno, relatore al Seminario ASSIV “Certificazione di Conformità per gli Istituti di Vigilanza Privata”, svoltosi a Roma giovedì 19 Marzo.

Molto partecipato oggi il Seminario ASSIV sulla “Certificazione di Conformità” e moltissime le domande in riferimento al ruolo del Ministero in relazione al tema.
Quale quindi il ruolo del Ministero dell’Interno?

Il ruolo del Ministero dell’Interno è decisamente chiaro, nel senso che noi dobbiamo riconoscere gli Organismi di Certificazione e la qualità degli Istituti.
Per questo motivo, come Ministero, istituiamo un elenco, disponibile sul sito Polizia di Stato, nel quale faremo afferire tutti quegli Organismi di Certificazione che, dopo aver verificato i requisiti, accreditamento innanzitutto e poi quegli altri requisiti specifici previsti dal DM 115, sono pronti ad operare.
Poi manterremo ovviamente una vigilanza costante sull’operato di questi Organismi, per poter intervenire con sospensioni o revoche in caso di violazione.

Non sono Organismi mandati, come qualcuno ha detto, ho sentito dire, dal Ministero: il Ministero se manda qualcuno, manda le Questure, manda la Polizia a fare la verifica.
Si tratta di Organismi che gli Istituti potranno liberamente scegliere all’interno di quell’elenco, perché gli Organismi in elenco hanno requisiti tali da garantire all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza un corretto svolgimento dell’attività di Controllo e all’Istituto di Vigilanza un’azione corretta, trasparente, di qualità, anche in termini di concorrenza leale.

Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante e questo iter, definito dal Ministero, farà in modo che gli stessi controlli saranno effettuati ovunque e sempre allo stesso modo. Corretto?
Sì, questa è stata la nostra priorità, il motivo per il quale il 26 febbraio è stato fatto il Disciplinare del Capo della Polizia. Dovevamo essere certi che in qualunque parte d’Italia, qualsiasi Istituto venisse controllato, l’Organismo di Certificazione avrebbe valutato le stesse cose, con gli stessi criteri e procedure.
Un questore, un prefetto che si trova in mano un Certificato di Conformità sa che quel certificato è stato rilasciato, verificando sempre le stesse cose, sempre gli stessi punti.
Devo dire che abbiamo tenuto degli standard molto alti, in termini di percentuale, in termini di campionamento. Questo ci dà una buona garanzia che le regole, fissate dal DM 269, siano pienamente rispettate dagli Istituti dichiarati conformi.

Da parte di molti Istituti, una positiva presa di posizione nei confronti di questa Certificazione, perché la vedono come un’opportunità per migliorare anche il loro business.
È  decisamente un’opportunità. L’idea è che: quelli che sono sfuggiti alle maglie del controllo pubblico, adesso non potranno farlo, e chi non è adeguato deve lasciare questo mercato, o deve adeguarsi. Questo fa spazio, decisamente, a chi invece si è adeguato a chi rispetta le regole, a chi rispetta la legge e che quindi ha una giusta aspirazione a vedersi adeguatamente pagato il proprio servizio.

Parlando con gli imprenditori della Vigilanza, emerge anche una grande voglia di voler operare in molti settori e Lei, più volte, ha citato il fatto che Pubblico e Privato devono collaborare. Quali spazi si aprono ulteriormente per la Vigilanza Privata?
Guardi, è praticamente contemporanea all’emanazione del Disciplinare in Materia di Certificazione la pubblicazione del Disciplinare sulla Formazione delle Guardie Giurate addette ai Servizi di Sicurezza Sussidiaria. Stiamo parlando quindi di : porti, stazioni, del servizio urbano ed extra-urbano, quindi tutta quella parte di attività che si affianca a quella che dal 99 si fa negli aeroporti praticamente, e che è quella che viene definita Sicurezza Sussidiaria, cioè l’esempio più forte di integrazione tra Pubblico e Privato nella gestione della Sicurezza Pubblica.

a cura di Monica Bertolo

Nel video che segue l'intervista integrale a Vincenzo Acunzo, Coordinatore Unità Organizzativa Vigilanza Privata del Ministero dell’Interno


 

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