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AICE: si aggrava la crisi per l’industria dei Cavi

AICE: si aggrava la crisi per l'industria dei Cavi

Milano. AICE, l’Associazione aderente a Confindustria ANIE che rappresenta le aziende operanti nei comparti dei cavi per energia, dei cavi per comunicazione e dei conduttori per avvolgimenti elettrici, segnala il recente aggravarsi di una crisi già profonda per il comparto.

“L’impatto stimato derivante dall’aumento dei prezzi dei suddetti materiali sui cavi va dal 1,5% ad oltre il 3% a seconda della tipologia – ha dichiarato il Presidente di AICE-ANIE Stefano Bulletti – Tali aumenti, sommati a quelli derivati dall’incremento delle tariffe di trasporto, non possono essere assolutamente assorbiti dalle aziende produttrici che hanno già registrato nei primi otto mesi dell’anno perdite economiche significative.”

A pesare è soprattutto la crescita, di circa il 25% rispetto a quanto registrato a Luglio, dei prezzi di alcuni materiali comunemente utilizzati nell’industria del settore, in particolare Etilene e Polietilene, componenti base per PVC e Plastificanti impiegati nella produzione dei cavi elettrici di tutte le tipologie.

L’industria italiana dei Cavi, già nei primi otto mesi del 2012, ha fatto registrare un calo su base annua del fatturato del mercato interno del 30%, in ragione dei più recenti aumenti dei prezzi dei materiali, l’Associazione prevede perdite di fatturato su base annua del 25% a fine 2012. Anche l’export ha già iniziato a registrare i primi rallentamenti.
 
“In particolare, a causa di questo improvviso aumento del costo dei materiali – ha concluso il Presidente Bulletti – appaiono attualmente già inadeguati i listini di vendita per la grande distribuzione dei nostri prodotti appena emessi ad inizio Luglio.”


la Redazione

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