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Aipsa, Manfredini in Commissione Difesa: per la sicurezza nazionale coinvolgere ai tavoli istituzionali le aziende

Alessandro Manfredini Presidente AIPSA

Alessandro Manfredini, Presidente di Aipsa, l’Associazione nazionale dei Security Managers, è intervenuto questa mattina, mercoledì 16 ottobre, in audizione davanti alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati.

“Se vogliamo rafforzare la sicurezza nazionale – ha evidenziato Manfredini – è necessario sviluppare una sinergia sempre più stretta tra gli organismi della pubblica difesa e le funzioni di sicurezza delle aziende private, a cominciare da quelle che gestiscono infrastrutture critiche e servizi essenziali. Questa necessità deve diventare una priorità per la politica”.

Le priorità presentate dal Presidente di Aipsa Manfredini in Commissione Difesa

Due gli interventi prioritari indicati da Manfredini.

Il primo, prevedere una presenza fissa di alcuni rappresentanti delle imprese private che gestiscono le infrastrutture critiche (trasporti, finanza, energia, telecomunicazioni, etc..) sia all’interno della Conferenza per la resilienza dei soggetti critici (CRSC), istituita con il Decreto di recepimento della Direttiva europea CER, sia negli organismi istituzionali previsti dalla norma di recepimento della Direttiva NIS2, approvate entrambe in agosto dal Parlamento.

Il secondo, istituzionalizzare il ruolo del Security Manager, riconoscendolo non solo come soggetto incaricato a gestire i processi di sicurezza aziendale, ma anche a mantenere i rapporti con le Autorità.

“Il rapporto tra i Security Managers e le istituzioni preposte alla Difesa del Sistema-Paese – sottolinea Manfredini – deve essere bidirezionale. Le informazioni e le notizie di eventuali incidenti o intrusioni cibernetiche in strutture delicate devono circolare rapidamente e arrivare a tutti i soggetti interessati, di modo che sia la Pubblica Amministrazione, sia le imprese private possano adottare misure di contrasto. Una gestione della crisi che, per essere efficace, deve essere sinergica”.

“Per arrivare all’obiettivo occorre che i Security Managers siano istituzionalizzati, prevedendo percorsi formativi e aggiornamenti continui per rimanere al passo con minacce sempre più difficili da inquadrare e prevedere. Un risultato che potrebbe essere ottenuto anche attraverso politiche fiscali di sostegno alla formazione permanente. Nella consapevolezza che si tratterebbe di un investimento nella sicurezza nazionale”, conclude Manfredini.

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