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Arte, cultura, sicurezza: l’accordo perfetto al Museo del Violino di Cremona

Arte

Organizzata dalla Fondazione Enzo Hruby e dal Museo del Violino, Giovedì 20 Ottobre con inizio alle ore 17:00, si terrà la “Giornata di studi” dedicata alla protezione in ambito museale, presso l'Auditorium Giovanni Arvedi, al Museo del Violino di Cremona.

In effetti, il Museo del Violino di Cremona rappresenta anche un polo di ricerca, oltre ad essere un auditorium ed un museo.

Un luogo unico che custodisce e celebra cinque secoli di liuteria cremonese attraverso l’incontro diretto con i più grandi maestri e i loro strumenti, a partire da Amati, Stradivari e Guarneri del Gesù.

“Ed è in questo luogo simbolo di una delle eccellenze del patrimonio culturale italiano – come sottolinea la Fondazione – che si svolge la giornata di studi, per proseguire in quell'impegno che da anni la Fondazione sviluppa per sostenere la protezione del patrimonio culturale italiano contro furti, sottrazioni e vandalismi attraverso l’utilizzo delle più moderne e avanzate tecnologie di sicurezza.

La giornata di studi è dedicata al tema della sicurezza in ambito museale e riunisce gli esponenti di alcune delle realtà più significative del nostro Paese intorno a un tema che è necessario affrontare con urgenza dopo che la vulnerabilità delle realtà italiane è emersa più volte negli ultimi anni”, evidenzia la Fondazione. 

I lavori vengono aperti da Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e Presidente della Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari.

A seguire, intervengono Virginia Villa, Direttore Generale del Museo del Violino, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Eike Schmidt, Direttore della Galleria degli Uffizi, e Guido Gandino, Direttore della Direzione Cultura del Comune di Genova. Modera l’incontro Armando Torno, editorialista de “Il Sole 24 Ore”.

“I sistemi di sicurezza presenti nei nostri musei – dichiara Carlo Hruby – in molti casi si sono dimostrati carenti e inadeguati e a volte si evidenzia la mancanza di una corretta sensibilità verso il tema della sicurezza, che costituisce la prima forma di tutela e il presupposto indispensabile per ogni altra attività legata ai beni culturali.

Le moderne tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza consentono oggi, in ambito museale e non solo, di assicurare alle opere una protezione costante, sempre attiva, e con costi molto più contenuti rispetto al passato.

Questo perché l’evoluzione tecnologica ha reso disponibili dispositivi fino a poco tempo fa inimmaginabili, quali i sistemi senza fili a elevata affidabilità, gli scanner laser, le termocamere, gli accelerometri e i sistemi di analisi video, che consentono di ottenere un alto livello di protezione – anche in funzione di prevenzione del crimine – senza ostacolare, ma anzi favorendo la fruizione degli spazi e delle opere.

Le apparecchiature di sicurezza vanno però sempre scelte con consapevolezza, correttamente utilizzate da personale specializzato e sottoposte a regolare manutenzione.

In questo modo è possibile trovare l’accordo perfetto tra arte, cultura e sicurezza, e valorizzare così la più grande risorsa del nostro Paese”.

“Mission di ogni Museo – osserva Virginia Villa – è tutelare i beni ed agevolarne la fruizione da parte dei visitatori.

Il Museo del Violino, inaugurato tre anni fa, è una realtà particolare, poiché gli strumenti non solo sono esposti ma vengono anche suonati nell’Auditorium Giovanni Arvedi interno alla struttura di Palazzo dell’Arte.

Già in fase di progettazione si è dunque posta particolare attenzione ai temi della sicurezza e con impegno quotidiano si cerca di innalzare ulteriormente gli standard attuali. Oggi MdV è modello e riferimento per le maggiori collezioni internazionali.

Con orgoglio ricordo che fino al 18 dicembre sarà esposto a Cremona lo Stradivari Messia, il violino più prezioso al mondo.

Dal 1940, quando fu donato all'Ashmolean Museum di Oxford, mai aveva lasciato la sua teca e l'Università.

In questa occasione il Museo del Violino si è potuto avvalere della consulenza e della collaborazione della Fondazione Enzo Hruby che ha offerto il proprio known how ed ha generosamente finanziato il potenziamento ed il miglioramento del sistema di videosorveglianza“.

L'ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.

la Redazione

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