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ASSIV all’incontro con la nuova Direzione Generale Attività Territoriali

ASSIV all’incontro con la nuova Direzione Generale Attività Territoriali

S News incontra Maria Cristina Urbano, Vice Presidente di ASSIV, in relazione all’incontro svoltosi mercoledì 26 Novembre a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, tra la Direzione Generale Attività Territoriali del MISE e le Associazioni della Vigilanza Privata.

Importante incontro quello di ieri al MISE, Vice Presidente Urbano?
Certamente sì. Ieri si è tenuto il primo degli incontri del tavolo di lavoro presieduto dal neo insediato Direttore Generale delle Attività Territoriali dottor Pietro Celi per il coordinamento delle attività degli Ispettorati del MISE nell’ambito del procedimento di verifica e certificazione obbligatoria sui requisiti del DM 269/2010, così come delineato dal DM 115 del 2014. Al tavolo erano presenti i Responsabili degli uffici pianificazione e gestione dello spettro radio elettrico e  dei servizi di comunicazione elettronica e radiodiffusione, oltre ai Responsabili di due dei quindici organi territoriali presenti sul territorio nazionale. Il dottor Vincenzo Acunzo ha portato la parola del Ministero dell’Interno, mentre le sigle datoriali, tutte presenti, hanno fatto intervenire anche degli esperti in sistemi di comunicazioni radio- telefoniche.

Quali le sue impressioni in merito?
Il clima è stato molto partecipato, e di grande attesa. Il dottor Celi ha estesamente enunciato gli obiettivi del lavoro di coordinamento e armonizzazione che la Direzione Generale si prefigge, ed è stato subito chiaro che le problematiche fin qui emerse in sede di ispezioni MISE sono ben conosciute: infatti, il focus del dibattito  è andato alla necessità di trovare modalità operative omogenee per tutto il territorio nazionale, anche attraverso la predisposizione di procedure e liste di riscontro.

Quale l’apporto di ASSIV al tavolo?
Per parte mia, e quindi di ASSIV,  ho sottolineato che, nell’ottica del percorso ormai delineato della certificazione dei requisiti obbligatori ad opera di organismi indipendenti, e ferma restando la competenza del MISE per la verifica di quanto all’allegato E del Decreto, anche al fine del  contenimento dei costi che gravano sulle aziende, sarebbe opportuno che la stessa Direzione Generale approntasse degli strumenti di auto analisi, che consentano in via preventiva agli Istituti di Vigilanza di verificare il grado di conformità delle proprie centrali e dei propri apparati, così da intercettare e sanare le non conformità, prima delle  verifiche programmate, evitando la necessità di ripetuti interventi degli Ispettori.

E la sua opinione in merito all’incontro?
Molti sono stati, a mio avviso, gli  spunti di grande interesse. E’ stata riconosciuta l’esigenza di trovare risposte univoche alle problematiche più frequentemente riscontrate, così da non avere, per la medesima fattispecie,  prescrizioni diverse sui diversi territori. Si è fatto cenno alla possibilità di istituire, presso le Prefetture, momenti di confronto finalizzati, in presenza di significative difficoltà di copertura, a trovare soluzioni tecniche alternative, e di minor costo, che realizzino le finalità di affidabilità e sicurezza delle comunicazioni prescritte dalle norme di settore. 
In particolare, voglio sottolineare il clima di collaborazione e di condivisione delle esperienze che ha permeato la riunione. Il dottor Celi  ha invitato le Organizzazioni presenti a contribuire al lavoro della Direzione Generale inviando propri elaborati, così da poter proseguire speditamente nei lavori del tavolo di consultazione. Un buon inizio, quindi, che integra il percorso di collaborazione già ben avviato con il Ministero dell’Interno per il raggiungimento dell’obiettivo, condiviso, della qualificazione del settore.

A cura di Monica Bertolo
 

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