Assiv: Guardie Giurate all’Estero. Aggiornamenti sull’iter
Assiv, come S News ha più volte sottolineato e documentato, da vari anni si sta duramente impegnando sul fronte delle Guardie Giurate all’estero, tanto da essere stata convocata, nella persona del suo Presidente Maria Cristina Urbano, dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera giovedì 7 novembre 2019, per rappresentare le istanze degli Istituti di Vigilanza in merito ai contenuti della proposta di legge dell’On. Lollobrigida (FdI) recante “Disposizioni in materia di impiego delle Guardie Particolari Giurate all’estero”, ovvero le GPG (AC 1295 e abb.).
“Grandi le opportunità che questa proposta normativa rappresenta per la crescita del comparto e nell’interesse del sistema Paese”, aveva avuto modo di evidenziare il Presidente Assiv, in tale circostanza.
Per aggiornamenti sull’iter della proposta di legge a prima firma Lollobrigida, fatta propria dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, S News incontra l'On. Tommaso Foti, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati.
On. Foti, il gruppo di Fratelli d'Italia si è fatto carico per primo, in questa legislatura, della presentazione di una proposta di legge che definisca il perimetro all'interno del quale gli Istituti di Vigilanza possano impiegare loro personale specificamente formato, in territorio straniero, a difesa degli assets e del personale delle nostre aziende. Si tratta di un'istanza che Assiv porta avanti da anni. A che punto è l'iter di questo provvedimento?
La proposta di legge in materia di impiego delle guardie giurate all’estero è attualmente all'esame della Commissione Affari Costituzionali della Camera. Nello scorso mese di novembre si sono svolte le audizioni di alcuni operatori del settore al fine di definire al meglio l'intervento legislativo proposto. Auspico che la proposta possa concludere il suo iter quanto prima, ora che l'attività parlamentare è ripresa a pieno regime, dopo la sospensione dei lavori ordinari previsti per l'esame della legge di bilancio.
Tale proposta può costituire premessa ed impulso ad una rinnovata partnership pubblico-privato a tutela della sicurezza del sistema-Paese?
Certamente sì. È proprio questa una delle finalità perseguite dalle norme contenute nel testo, affinché i nostri operatori economici e commerciali, o di qualunque altra natura, in attività fuori dai confini nazionali possano comunque avvalersi di società italiane per i servizi di sicurezza.
La proposta in oggetto potrà essere approvata nel corso della presente legislatura?
Ne sono sicuro. Noi abbiamo fatto apposita richiesta presso la Commissione, affinché ne sia concluso quanto prima l'iter in Commissione e poi porremo il provvedimento all'attenzione dell'Aula.
Grazie Onorevole e sarà nostra cura proseguire negli aggiornamenti sull’iter, al fine di tener informati i nostri lettori su un tema importante per la protezione degli assets italiani in Paesi stranieri da parte degli Istituti di Vigilanza italiani.
a cura di Monica Bertolo
Nella foto, l’On. Tommaso Foti