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ASSIV e Ministero della Difesa: rinnovata la Convenzione per ricollocazione professionale nella Sicurezza Privata dei Militari Congedati

Maria Cristina Urbano, Presidente ASSIV

È stata rinnovata la convenzione tra ASSIV, l’Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari, e il Ministero della Difesa, la cui prima firma risale al 2012.

“Si tratta di un accordo che rappresenta da sempre un importante strumento atto a sostenere la ricollocazione professionale dei volontari congedati delle Forze Armate – specificano da ASSIV – e il fatto che sia in piedi da oltre 10 anni dimostra come esso sia apprezzato da entrambi i lati”. 

Obiettivo della Convenzione tra ASSIV e Ministero della Difesa

Nell’ambito del progetto “Sbocchi occupazionali”, l’obiettivo è favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei militari che terminano il servizio, valorizzandone competenze e professionalità; così, attraverso la collaborazione con il settore della vigilanza privata, i volontari possono accedere a opportunità di impiego compatibili con il loro bagaglio formativo. 

La convenzione prevede percorsi di formazione specifica e supporto alla transizione nel settore della sicurezza, particolarmente adatto per i militari grazie alle loro capacità operative. Si tratta di un’iniziativa che non solo facilita la reintegrazione lavorativa, ma rafforza il legame tra istituzioni e aziende, promuovendo l’occupazione e il riconoscimento delle esperienze maturate in ambito militare.

La piattaforma digitale IoVigilo

“Un aspetto innovativo della convenzione – specificano da ASSIV – è il coinvolgimento della piattaforma digitale IoVigilo (www.iovigilo.it), che agevola l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore della sicurezza privata. ASSIV, infatti, non è nuova nel promuovere iniziative che coinvolgano le Forze Armate: ne è dimostrazione l’attività svolta a favore della proposta di legge sull’impiego delle GPG all’estero, incardinata in Commissione alla Camera dei Deputati, il cui articolato prevede un canale privilegiato di accesso a questo particolare servizio per chi ha prestato servizio nelle Forze armate, senza essere stato congedato con disonore, per un periodo non inferiore a tre anni e aver partecipato, per un periodo di almeno sei mesi, alle missioni internazionali di pace ricoprendo incarichi operativi”.

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