ASSIV: vigilanza privata in crisi in Calabria, ma non a Catanzaro

Catanzaro. La vigilanza privata in Calabria è in crisi profonda. Questo dato emerge dalle cifre elaborate dall’ASSIV, l’Associazione nazionale delle imprese di vigilanza aderente a Confindustria, che evidenziano un calo di aziende e di addetti largamente superiore alla media nazionale.
Nel corso dell’anno, 3 su 34 gli istituti che hanno chiuso i battenti, con un calo percentuale di circa il 9%: percentuale tra le più negative a livello nazionale e 4 volte superiore al calo nazionale medio, che è del -2%.
Anche l’occupazione nel comparto registra un’evidente riduzione: 210 posti di lavoro in meno su 1.533 dipendenti censiti nel 2011, ovvero il 13,7% in meno.
La riduzione ha riguardato soprattutto le guardie giurate armate, con un taglio di 195 posti (da 1.414 a 1.219).
Tutte le province calabresi hanno fatto registrare un calo, ad eccezione di Catanzaro che, controcorrente, ha registrato un aumento delle aziende, raddoppiate da tre a sei. Non solo: anche gli addetti sono saliti di numero, con un incremento del 3,5% dal 2011 (da 337 a 349).
Reggio Calabria ha visto scendere, invece, il numero di addetti da 431 a 316 (-26,6% in un anno) e la chiusura di due istituti. Anche Cosenza è stata segnata dalla crisi: ha chiuso un’azienda su 14 in attività, portando alla perdita di 73 posti di lavoro (14,6%).
Un’azienda in meno anche a Crotone, ma con una perdita di posti di lavoro molto lieve: 4 in meno con qualifica di guardia giurata armata.
Vibo Valentia ha segnato perdite più limitate, ma più elevate in termini percentuali: le aziende sono passate da 5 a 3, gli addetti da 73 a 40 (-45%) e i dipendenti con qualifica di guardia giurata armata da 68 a 37 (-45,5%). fonte “Il Giornale di Calabria”
la Redazione