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Axis: i macro trends della sicurezza nella nuova normalità

Axis: i macro trends della sicurezza nella nuova normalità

Axis Communications rivede le previsioni sui macro trends del settore della sicurezza, alla luce dell’emergenza Covid-19 e della nuova normalità.

1. Fiducia
La fiducia, trend che lega anche tutti gli altri settori, rimane un principio centrale nel rapporto tra cittadini, imprese e governo, ed acquisisce un valore ancor più significativo.
Ogni organizzazione ha dovuto reagire rapidamente all’impatto della pandemia con decisioni che hanno influito sulla fiducia tra l’azienda e i suoi stakeholders, ovvero dipendenti, clienti, fornitori e comunità locali. Forse è stato il momento in cui sono emersi i veri valori di un’azienda, nel bene e nel male.
I prossimi mesi dimostreranno se il legame di fiducia tra i cittadini e le istituzioni pubbliche e private sia stato indebolito o rafforzato, e ciò non fa che confermare la sua importanza.

2. Il bisogno di sentirsi sicuri
Se c’è stata una tendenza, più che mai attuale, questa è il fondamentale bisogno umano di sentirsi sicuri. Negli ultimi mesi il senso di sicurezza delle persone è stato sconvolto: “tutti ci siamo preoccupati – evidenziano da Axis – per la salute e abbiamo vissuto un disorientamento dato dal cambiamento delle nostre abitudini che durerà ancora nei prossimi mesi, fino al ritorno alla normalità. Alcuni aspetti della quotidianità saranno invece cambiati per sempre.

Quando utilizzata in linea con le normative nazionali e internazionali, la videosorveglianza ha svolto per lungo tempo un ruolo importante nel mantenere le persone al sicuro senza interferire con la loro privacy. Questo ruolo rimarrà lo stesso; in effetti le tecnologie video, audio e di controllo degli accessi possono aiutare a garantire il rispetto delle linee guida di sicurezza pubblica. Sia che si tratti di gestire il numero di persone e il loro distanziamento negli spazi pubblici, nei negozi e negli uffici, sia che si tratti di ridurre i punti di contatto nell’accesso agli edifici o di comunicare informazioni essenziali per la salute pubblica, la tecnologia può essere d’aiuto”.

3. Sostenibilità e ambiente
Gli effetti più significativi della pandemia, ed in particolare la riduzione dei viaggi internazionali e nazionali, hanno portato benefici ambientali in tutto il mondo. Si spera che questi benefici possano fare da volano ad una maggiore responsabilità ambientale e ad iniziative sostenibili in risposta anche alle scelte e al comportamento dei consumatori.

L’approccio che un’azienda ha verso la sostenibilità nella responsabilità ambientale è parte integrante della sua governance. Anche in questo caso, il comportamento durante gli ultimi mesi e le procedure messe in atto per la gestione della pandemia sono stati rivelatori dei valori fondamentali di ciascuna organizzazione.
Le organizzazioni che hanno tradizionalmente dimostrato un forte approccio etico al business, evidenziato dalle loro modalità di reazione all’emergenza, risulteranno più forti e con relazioni più profonde. “Fare la cosa giusta” non è mai stato così importante.

4. Urbanizzazione
Un’altra tendenza chiave è l’urbanizzazione. Sarà interessante vedere come la pandemia influirà su una delle dinamiche più forti degli ultimi anni: il progressivo spostamento della popolazione verso le città. In alcuni settori come il real estate, alcuni esperti hanno già iniziato a ipotizzare un allontanamento dai centri urbani, per ridurre i potenziali rischi per la salute di comunità così affollate e per la crescente consapevolezza che una maggior flessibilità sul lavoro, grazie allo smart working, è ormai una possibilità reale.

Tuttavia, l’opportunità di lavorare a distanza, recandosi in ufficio solo una o due volte alla settimana, è un lusso che solo una minoranza di lavoratori può permettersi ed è improbabile che si verifichi un esodo di massa dalle città. Per questo, la tecnologia dovrà continuare a svolgere un ruolo centrale nel mantenere gli spazi urbani sicuri, protetti ed efficienti.

5. L’impatto della politica globale
Non vi sono prove che la pandemia abbia diminuito l’influenza della politica globale sull’attività di aziende e organizzazioni. Il desiderio dei governi di concentrarsi sulla salute e sulla sicurezza dei propri cittadini, associato all’interruzione delle catene di fornitura globali, potrebbe portare a un protezionismo a lungo termine su risorse, competenze e persone. Tuttavia, dopo la pandemia, l’apertura, l’onestà e la trasparenza saranno essenziali per rendere la nostra società più resistente e resiliente.

di Alessandro Cherubin

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