Biffani : lotta alla pirateria, un business potenziale enorme. Ma c’è un vizio da risolvere
S News incontra Carlo Biffani, Direttore Security Consulting Group al termine del seminario “Lotta alla Pirateria Marittima: aspetti normativi, strumenti di azione e prevenzione. Approccio Internazionale e Italiano a confronto”.
Incasellare la lotta alla pirateria all’interno di una legge è già stata una grande sfida. Quali sono le sfide che ci aspettano?
“Quella di provare ad essere altrettanto performanti, di capire che la questione legata alla prospettiva della sicurezza globale è una questione centrale e che le aziende che propongono Security Consulting nel mondo sono forse le uniche che, in questo momento di terribile crisi, non hanno conosciuto alcun tipo di contrazione e che anzi, sono in espansione.
Questi sono segnali che vanno correttamente percepiti ed elaborati: qui fuori c’è un mondo che produce e che, per produrre e lavorare, deve andare in posti complicati e il supporto che può essere dato all’impresa che fa questo tipo di attività è un supporto strategico”.
In effetti si parla 5, addirittura 6 miliardi di costi per la pirateria, quindi un bel business per le nostre aziende.
“È un business potenziale enorme: ho usato la parola ‘potenziale’ perché attualmente, come è stato sviscerato anche oggi durante il seminario, c’è un doppio binario, in quanto c’è un aspetto preponderante di offerte di servizi da parte dalla Marina Militare.
C’è quindi, a mio parere, un vizio da questo punto di vista, legato al fatto che è difficile proporre un piano industriale, laddove il competitor non gioca una partita con gli stessi tuoi strumenti, ma è avvantaggiato: lo dice una legge.
Inizialmente questo era necessario, perché il mondo privato certamente non era in grado di assolvere a questo tipo di esigenze, o almeno non nei tempi richiesti.
Ora che il mondo privato ha cominciato a muovere i secondi passi, non i primi, e ha cominciato a capire quali siano le esigenze, in termini operativi, di pianificazione, di programmazione e sotto il profilo degli investimenti, sarebbe forse il caso di ripensare a quello che è l’intervento del primo attore che è, appunto, la Marina Militare”.
a cura di Monica Bertolo
Nel video che segue l'intervista integrale a Carlo Biffani