Carlo Matarazzo : il Jobs Act libera risorse economiche per investimenti per l’ammodernamento delle imprese.
S News incontra Carlo Matarazzo, Vicepresidente ASSIV ed Amministratore Delegato di Cosmopol, al convegno organizzato da ASSIV “Il JOBS ACT: una visione d'insieme”, tenutosi a Firenze.
Quale la sua impressione, da imprenditore, del Jobs Act e quali gli aspetti che più vi toccheranno come categoria?
“Dal punto di vista della riforma del lavoro, il Jobs Act va incontro a quelli che erano parecchi dei desideri di diversi imprenditori privati, perché, in qualche modo, presenta una riforma strutturale del mercato del lavoro, con alcuni aspetti significativamente importanti, che impatteranno molto nella vita e nei rapporti tra lavoratori e imprese.
Il primo è legato alle cosiddette tutele crescenti, cioè all’applicazione dell’art.18 in caso di licenziamenti, per motivo economico. La tutela dell’art.18, da gennaio di quest’anno in poi, non sarà più applicabile, per cui non ci sarà la reintegrazione, nel caso in cui il licenziamento economico sia considerato illegittimo, ma un risarcimento di natura economica.
Questo aspetto semplifica molto i rapporti di natura lavoristica e va in tendenza rispetto a quelle che sono le richieste di semplificazione del mercato del lavoro, che vengono dall’Europa, perché tanti imprenditori non investono in Italia in quanto la normativa del lavoro, oggettivamente, è una normativa complessa, che presenta una serie di aree di incertezza che non sono sostenibili per un imprenditore estero, quindi dovrebbe anche semplificare l’investimento da parte di capitali esteri.
L’altro aspetto positivo, che va significativamente evidenziato, è lo sgravo economico triennale, anche se la copertura finanziaria è prevista solo per l’anno in corso. È altresì ragionevole attendersi che la copertura avvenga anche per gli esercizi successivi, visto che lo sgravo è di natura triennale, che consente di liberare risorse di natura economica che spero vadano verso l’ammodernamento delle imprese, investimenti in ricerca e sviluppo, in informatizzazione delle imprese italiane, che hanno ancora un gap negativo rispetto alle altre imprese europee: insomma una modernizzazione delle imprese, dal momento che queste risorse che vengono tenute dal minor costo del personale, possono essere poi reinvestite per rendere più efficienti le aziende italiane.
Questi sono gli aspetti che io ritengo più importanti, e che ci fanno accogliere con segno positivo questa normativa che comunque, come tutte le riforme, poi dovrà sedimentarsi, perché poi ci saranno i vari orientamenti giurisprudenziali del giudice del lavoro. Diciamo però che va in linea verso la semplificazione e l’ammodernamento del mercato del lavoro”.
a cura di Monica Bertolo
Nel video che segue l'intervista integrale a Carlo Matarazzo