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Casa Leopardi più sicura

Casa Leopardi più sicura

Da oggi, la Biblioteca di Casa Leopardi e il suo straordinario patrimonio culturale, sono protetti dalle “più avanzate tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza grazie ad un progetto sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby“, come informa la Fondazione stessa.
La Biblioteca di Casa Leopardi è stata aperta al pubblico nel 1812 e ha rappresentato per il padre del Poeta e per i suoi figli un impegno lungo una vita, protratto nei duecento anni successivi dagli eredi, che hanno mantenuto e valorizzato la Biblioteca e la raccolta di oltre 20 mila volumi in essa custoditi.

LA REALIZZAZIONE
L’intervento si è concretizzato nel ripristino del sistema antintrusione e nell’installazione di un avanzato sistema di videosorveglianza. La Biblioteca è stata dotata di rivelatori di movimento e di contatti magnetici collegati ad una centrale di ultima generazione. Per completare il sistema sono state installate due sirene – una esterna e una interna – e un modulo di comunicazione vocale per l’invio delle segnalazioni d’allarme. Il sistema di videosorveglianza è costituito da 16 telecamere Day&Night antivandalo ad alta risoluzione con illuminatori IR integrati, che permettono una perfetta visibilità delle aree videosorvegliate anche di notte. In condizioni di illuminazione diurna, le telecamere funzionano in modalità a colori, mentre in condizioni di scarsa illuminazione e nelle ore notturne passano alla modalità monocromatica, avvalendosi di sistemi di elaborazione che consentono di offrire sempre immagini ottimali. Le immagini riprese dalle telecamere confluiscono in un sistema centralizzato che permette il monitoraggio costante in tempo reale dell’area protetta tramite un monitor ubicato nella postazione di controllo e l’archiviazione delle immagini per l’utilizzo, in caso di effrazione, da parte delle Forze dell’Ordine. Oltre alla Biblioteca, il progetto ha interessato anche gli appartamenti nobiliari di Casa Leopardi.

I BENEFICI
“Sono rimasta colpita – dichiara la Contessa Olimpia Leopardi, discendente del sommo poeta, – dalla serietà dell’azienda Hesa e positivamente impressionata dal desiderio della famiglia Hruby di mettere a disposizione – attraverso la Fondazione – gli strumenti e la conoscenza acquisiti negli anni, con lo scopo di salvaguardare dalla dispersione molti preziosi beni culturali italiani. L’impegno della Fondazione prosegue nel suo nobile fine con l’intervento a Casa Leopardi volto a proteggere nel miglior modo possibile un bene caro a tutti gli italiani, culla degli studi di Giacomo Leopardi, poeta e pensatore conosciuto e stimato nel mondo. Mi auguro che questa esemplare dimostrazione di spontaneo interesse possa essere un primo passo ed un esempio positivo di collaborazione tra privati per la tutela di quell’immenso patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia.”

“Dopo aver sostenuto a Urbino la protezione di Casa Raffaello e degli splendidi oratori di San Giovanni e di San Giuseppe – dichiara Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – la nostra Fondazione interviene nuovamente nelle Marche con un progetto che ci riempie di orgoglio per l’importanza del luogo oggetto della protezione. I libri, tra i beni culturali, si collocano tra gli oggetti più difficili da proteggere e anche tra i più rubati, solo nel 2013 ne sono stati trafugati ben 6.769. Per questo la nostra Fondazione è da sempre impegnata nella loro tutela ed già intervenuta nei suoi primi sette anni di attività per la messa in sicurezza della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, della Biblioteca di Santa Croce a Firenze, dell’Archivio Capitolare della Biblioteca di Sant’Ambrogio a Milano, dei locali destinati alla digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana a Roma ed è ora impegnata in un nuovo importante progetto dedicato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. E’ dunque per noi motivo di grande soddisfazione sostenere la protezione di Casa Leopardi, che custodisce la biblioteca simbolo per eccellenza della letteratura italiana”.

la Redazione

Nella foto da sinistra : Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Contessa Olimpia Leopardi e Vanni Leopardi, discendenti del sommo poeta

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