Cavo incendio ed evac: elemento da identificare necessariamente già in fase progettuale
Con le ultime evoluzioni normative (es: UNI 9795, CEI 20-105 V1, TR 11607, UNI 11224…) l’elemento di interconnessione fino ad oggi identificato come semplice “accessorio” in un sistema di rivelazione fumi, ha assunto un ruolo centrale fino dalla fase progettuale.
L’incremento della frequenza, riscontrata dai principali leaders di mercato, di malfunzionamenti/guasti in impianti di rilevazione incendio indirizzati e impianti EVAC, ha fatto emergere la non idoneità delle linee elettriche fino ad oggi impiegate.
L’evoluzione della tecnologia dei sistemi di rilevazione incendio indirizzati, dei sistemi EVAC, la supervisione delle linee, i protocolli sempre più complessi e performanti hanno imposto il rispetto di alcuni parametri trasmissivi, al fine di non trasformare il cavo nel vero limite del sistema.
Il moltiplicarsi di faults relativi a guasti casuali sugli impianti, che i costruttori hanno dovuto affrontare per ottenere l’accettazione del rilascio dell’impianto (UNI 11224), conclusi nella sostituzione delle linee di interconnessione, ha creato una vera e propria cordata che ha richiesto e imposto il rispetto di alcune caratteristiche e di alcuni parametri trasmissivi delle linee di interconnessione già in fase progettuale (nuovo obbligo assegnato al progettista ed obbligo da parte dell’installatore, entrambi spesso disattesi).
La motivazione di quanto accaduto a livello normativo, è da ricercarsi nel fatto che la norma costruttiva di questi cavi CEI 20-105 contempla l’impiego di due sole tipologie di linee: cavi elettrici resistenti al fuoco (Tipicamente in silicone FTG4OM1) e cavi dati resistenti al fuoco (Isolamento a bassa capacita in XLPEFTE4OM1).
Sempre all’interno della stessa norma viene indicata, come nota, che la scelta della tipologia da impiegare, deve essere realizzata opportunamente al fine di evitare malfunzionamenti del sistema stesso.
La regione di tale indicazione risiede nel principio di funzionamento delle due tecnologie impiegate per i sistemi antincendio (sistemi convenzionali e sistemi indirizzati).
Se per i primi le caratteristiche intrinseche delle linee non risultano fondamentali, per la seconda tipologia risultano essenziali.
Con l’emissione della UNI 9795 è stato imposto al progettista la verifica dei parametri trasmissivi delle linee di interconnessione con i parametri trasmissivi dell’architettura scelta, al fine di evitare malfunzionamenti.
Questa ulteriore responsabilità, delegata al professionista, è stata imposta al fine di scongiurare guasti sull’impianto difficilmente risolvibili.
Ogni giorno la comunicazione tra centrale e periferiche (incluso il sistema EVAC) mantiene attiva la sicurezza delle persone presenti all’interno dell’edificio (supermercati, aeroporti, centri commerciali, teatri,…) oltre alla salvaguardia delle infrastrutture stesse.
La scelta di Beta Cavi è stata quella di riprogettare e realizzare un cavo appositamente studiato per l’interconnessione dei sistemi antincendio indirizzati ed un cavo appositamente sviluppato per l’interconnessione dei sistemi EVAC, partendo dalle specifiche dei costruttori di apparati.
Oltre alla totale rispondenza normativa una linea di interconnessione specifica garantisce, in fase di attività dei due sistemi (Fire, EVAC), l’assenza di continui interventi di manutenzione volti alla ricerca e alla soluzione di guasti, derivanti dalle caratteristiche inadatte delle linee impiegate, difficilmente risolvibili.
Purtroppo oggi, nonostante gli investimenti svolti da alcuni produttori ed ordini professionali per attivare una corretta divulgazione delle norme e delle varie responsabilità (www.fire-evac-our.com), si riscontra sempre più la volontà, da parte di importatori o costruttori, di mantenere un livello di disinformazione elevato (volto unicamente all’immissione di prodotti non conformi, spacciati per idonei).
La ragione è da ricercare nel fatto che in caso di contestazione legale gli unici attori che verranno coinvolti in prima istanza saranno l’installatore (colui che rilascia la dichiarazione di conformità dell’impianto) ed il progettista (colui che lo ha progettato).
Tale motivazione spiega la presenza in commercio di cavi non conformi alla norma costruttiva CEI 20-105 o con marchiatura palesemente contraffatta.
La scelta di distinguersi nella realizzazione delle due linee (FRH RR ed EVAC) che non fossero solo sviluppate in conformità alla metodologia di prova CEI EN 50200 (indicazione assolutamente insufficiente per la scelta della linea di un sistema di rivelazione fumi/EVAC), ma che oltre a rispondere alle norme costruttive corrette CEI 20-105, EN60332, CEI 2037, ed oltre, garantisse il rispetto delle caratteristiche richieste dai più importanti produttori di sistemi antincendio, è stata vincente.
Il risultato ottenuto, ha permesso la realizzazione di un cavo di segnale resistente al fuoco, idoneo a lavorare in qualsiasi condizione ambientale, in conformità alle normative vigenti e alla portata di tutti.
Ciò evita la quasi totalità delle casistiche in cui le interferenze esterne si associano alla trasmissione della centrale o alla trasmissione del segnale audio.
Tale fenomeno, molto più comune di quanto si pensi, comporta all’installatore ed all’utente finale un notevole dispendio economico dal punto di vista della ricerca guasti, che molto spesso si risolve sostituendo le linee già posate.
di Andrea Francesco Moneta,
Direttore Marketing e Vendite Italia, Beta Cavi