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CEI 20-105V1 e UNI 9795:2013

CEI 20-105V1 e UNI 9795:2013

CEI 20-105V1 “Cavi elettrici resistenti al fuoco, non propaganti la fiamma, senza alogeni, con tensione nominale 100/100V per applicazioni in sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio” e della norma progettuale UNI 9795:2013 “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme incendio progettazione, installazione ed esercizio”.

Viene identificato in maniera chiara l’obbligo del progettista al rispetto di determinati parametri trasmissivi al fine di evitare malfunzionamenti.

Tale obbligo molto spesso viene ignorato e non rispettato, esponendo il progettista e l’installatore a dover intervenire sia legalmente che economicamente in caso di malfunzionamenti dell’impianto di rivelazione e segnalazione allarme incendio.

La ragione di tale imposizione normativa è da ricercare nell’evoluzione tecnologica e nella conseguente migrazione dei sistemi da impianti convenzionali (ovvero analogici) a impianti indirizzati (quindi digitali).

Questa migrazione tecnica ha comportato la necessità di adeguare le linee di interconnessione alle reali performance degli apparati al fine di garantire il corretto transito del protocollo.

Capitolati nei quali viene assegnata alla linea di interconnessione solo l’indicazione linee a norma EN50200 espongono il progettista a possibili contestazioni in, già in fase di progettazione, l’indicazione fornita risulta incompleta non valida ed errata.

L’importanza del corretto transito delle informazioni
Il protocollo di comunicazione prevede lo scambio, tra le stazioni dei BUS, di brevi sequenze di informazioni denominate messaggi o trame, che contengono comandi, controlli o misure interpretabili da parte di ogni dispositivo posto sul loop o sulla linea.

Tutte le periferiche, collegate al mezzo di comunicazione in semplice derivazione, sono normalmente in stato di ricezione, pronte a decodificare i messaggi a loro rivolti.

Un opportuno meccanismo di controllo, realizzato a bordo di ogni dispositivo, è in grado di evitare le collisioni impedendone il verificarsi oppure risolvendole quando si stanno per verificare.

L’identificazione del destinatario del messaggio avviene tramite il riconoscimento dell’indirizzo che è parte obbligatoria di ogni messaggio.

Tale identificazione avviene tramite impostazione dell’indirizzo univoco della periferica. Esso può avvenire mediante impostazione fisica attraverso vari componenti es: DIP switch, Rotary DIP switch, mediante programmazione dell’indirizzo attraverso dispositivi esterni,… oppure tramite impostazione automatica detta autoconfigurazione.

Il termine sistema BUS indica generalmente l’insieme di tutti i dispositivi collegati allo stesso ed unico supporto di comunicazione (es. CAM BUS) dove vi è uno scambio vero e proprio di dati digitali tra i vari dispositivi (es: monitoraggio della funzionalità, temperature rilevate, grado di pulizia delle camere ottiche dei rivelatori, comandi di attivazione, interrogazione delle periferiche,…).

Ovviamente anche in condizioni di incendio (metodologia di prova CEI EN 50200) i cavi devono essere in grado di garantire l’integrità del circuito mantenendone la funzionalità. All’interno del sistema di rivelazione incendio è possibile discriminare 3 tipologie principali di linee:

Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio uguali o inferiori a 100 V c.a. (per esempio sensori, pulsanti manuali, interfacce, sistemi di evacuazione vocale, avvisatori ottico-acustici, sistemi di evacuazione fumo calore, ecc.) è richiesto l’impiego di cavi resistenti al fuoco sottoposti a prova in conformità alla CEI EN 50200 (requisito minimo PH 30) aventi tensione nominale di 100 V (Uo/U = 100/100V) e costruiti secondo la CEI 20-105 V1.

• Di questa prima tipologia ne esistono due versioni, quella per l’interconnessione di sistemi di rivelazione incendio e quella per sistemi EVAC:

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• Essi devono risultare idonei alla posa in coesistenza con cavi energia utilizzati per sistemi a tensione nominale verso terra fino a 400V

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1. Cavi per impianti di rivelazione fumi (tensione di esercizio ≤100V colorazione della guaina esterna rossa)….

2. Cavi per sistemi di evacuazione vocale, con linee a 70V c.a. o 100V c.a. (valore efficace RMS) nominali, (colorazione della guaina esterna viola es: EVAC.

Entrambe le tipologie devono essere LSZH con un requisito minimo PH 30 e comunque nell’ipotesi di esistenza di distinte zone o distinti compartimenti, non inferiore a garantire il mantenimento delle funzioni per un periodo non inferiore a quello prescritto da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi.

Per il collegamento di apparati aventi tensioni di esercizio superiori a 100 V c.a. viene richiesto l’utilizzo di cavi elettrici resistenti al fuoco sottoposti a prova in conformità alla CEI EN 50200, ma a differenza di quelli sopra citati le caratteristiche costruttive devono essere conformi alla CEI 20-45 – Uo/U=0,6/1 kV….. es: FRH.

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di Andrea Francesco Moneta,
Membro UNI Working Group CEN/TC34

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