Certificazione di Conformità degli istituti di vigilanza privata: incontro in Accredia
Lo scorso 17 febbraio, presso la sede di Accredia a Milano, si è tenuto un incontro per fare il punto sul DM 115/2014 e sul Disciplinare del Capo della Polizia, ad un anno circa dalla sua emanazione.
L’incontro, a cui hanno partecipato il dott. Vincenzo Acunzo del Ministero dell’Interno, i rappresentanti delle associazioni datoriali, degli organismi di certificazione, dell’UNI e di Accredia, è stato l’occasione per fare una riflessione e dare risposte ai quesiti più frequenti pervenuti ad ACCREDIA in merito a:
– Istituti di vigilanza privata ai sensi della norma UNI 10891:2000, Decreto del Ministero dell’interno 04/06/2014 n. 115, Decreto del Ministero dell’interno 01/01/2010 n. 269 e Disciplinare del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 24 /02/ 2015 – Allegato A;
– Centro di monitoraggio e di ricezione di allarme ai sensi della norma serie UNI CEI EN 50518:2014, norma UNI 11068:2005, Decreto del Ministero dell’Interno 04/06/2014 n. 115, Decreto del Ministero dell’Interno 01/01/2010 n. 269 e Disciplinare del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 27/02/2015- Allegato B;
– Professionista della security ai sensi della norma UNI 10459:2015 e DM 4 giugno 2014 n.115, DM 1 dicembre 2010 n. 269, Disciplinare del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – del 24 febbraio 2015- Allegato C.
Una delle prime criticità emerse durante l’incontro ha riguardato l’applicabilità della norma europea sulle centrali operative, per la quale si pensa di avviare in seno agli enti di normazione CEI e UNI i lavori per elaborare una prassi nazionale, che funga da linea guida di applicazione calibrata.
I quesiti e le risposte affrontati nel corso dell’incontro saranno resi disponibili sul sito di Accredia e del Ministero dell’Interno.
Riguardo il bilancio, ad oggi, del sistema di certificazione degli istituti di vigilanza, i numeri comunicati nel corso dell’incontro sono:
• 183 Istituti di Vigilanza Privata in regola con la certificazione di conformità ex Dm 14 giugno 2014, n. 115, su 800 Istituti di vigilanza privata;
• 42 centrali operative certificate secondo la norma UNI 11068;
• 7 centrali operative certificate in conformità al nuovo standard europeo UNI EN 50518:2014;
• 153 i professionisti della security certificati secondo la norma UNI 10459;
• 23 organismi di certificazione accreditati, più 2 in corso di accreditamento (dati Accredia). Di questi:
– 20 sono accreditati per la norma UNI 10891
– 12 per la UNI 11068 e EN 50518
– 9 per la UNI 10459.
Gli Organismi di certificazione indipendente della qualità degli istituti e dei servizi di vigilanza privata (ex art. 4 co. 1 e 2 D.M. 115/2014), come da lista disponibile sul sito della Polizia di Stato, sono pari a n. 20 (aggiornato al 22 febbraio c.a.).
Il rappresentante del Ministero dell’Interno ha riferito che a breve sarà avviato, attraverso le Prefetture, un monitoraggio per verificare quali provvedimenti siano stati adottati verso quegli Istituti che non hanno nemmeno prodotto il contratto con l’organismo di certificazione.
Lo stesso rappresentante del Ministero dell’Interno ha poi riferito che è intenzione dell’Amministrazione pubblicare sul sito della Polizia di Stato l’elenco degli Istituti di vigilanza privata in possesso della certificazione di conformità ai sensi del DM n. 115/2014.
Queste due iniziative del Ministero dell’Interno trovano la condivisione delle associazioni datoriali firmatarie del position paper in merito alla vigilanza sussidiaria.
la Redazione