Il CFO del futuro dovrà essere un Data Scientist per il 53% dei responsabili finanziari italiani: questo è quanto emerge dal sondaggio ‘Il Futuro del Finance’, realizzato da Workday e ANDAF Lombardia per il terzo anno consecutivo.
Secondo i CFO italiani, infatti, la qualità dei dati e l’integrazione tecnologica rappresentano delle sfide chiave, mentre la trasformazione digitale e l’adozione dell’AI sono viste come aree di investimento cruciali per migliorare l’efficienza e il supporto decisionale aziendale.
I dati e l’analisi della survey
La survey ha evidenziato la necessità di migliorare l’agilità nel budgeting e nel forecasting (61%) come una delle principali priorità dei CFO italiani in quanto permette una migliore allocazione delle risorse e una risposta più rapida ai cambiamenti del mercato, registrando un’aumentata sensibilità sul tema rispetto allo scorso anno (36%). Risultano altrettanto prioritarie anche la gestione della performance e quindi l’ottimizzazione dei processi (50%), nonché la crescente importanza di acquisire competenze digitali (43%) per sfruttare appieno le tecnologie emergenti, efficientando le operazioni finanziarie e mantenendo la competitività. Una consapevolezza, quest’ultima, che ha conosciuto un significativo incremento rispetto allo scorso anno, quando solo il 15% dei CFO la riteneva una priorità. Per questo, al CFO del futuro si richiedono soprattutto competenze di Data Scientist (53%).
Il futuro dei CFO italiani, in ottica Data Scientist
“I CFO italiani stanno mostrando una visione lungimirante, comprendendo l’importanza di aumentare l’agilità nel budgeting e forecasting, ottimizzare i processi e acquisire competenze digitali. Questo riflette una maturazione del ruolo del CFO, che non si limita più ai compiti tradizionali, ma richiede un ampliamento delle proprie competenze per gestire efficacemente il complesso panorama finanziario”, sottolinea Vittorio Biassoni, vice presidente di ANDAF Lombardia.
Tuttavia per far fronte a queste priorità i CFO devono intraprendere un percorso guidato da tre pilastri fondamentali:
- la qualità dei dati
- la trasformazione digitale attraverso l’intelligenza artificiale
- la collaborazione estesa con altre funzioni aziendali
L’importanza dei dati e dell’AI
Secondo il 44% degli intervistati la carenza di competenze specifiche nel dipartimento finance ostacola l’utilizzo di nuove tecnologie e processi innovativi, identificandola come una delle principali barriere all’adozione dell’AI (55%), insieme alla disponibilità di dati di qualità per implementarla, ritenuta sufficiente solo dal 29% dei CFO.
“Superare queste sfide diventa fondamentale, considerando la trasformazione digitale e l’adozione dell’intelligenza artificiale priorità essenziali per migliorare l’efficienza e il supporto decisionale nelle aziende. Infatti, nonostante le difficoltà, è incoraggiante notare che il 59% dei CFO prevede di investire nell’AI nei prossimi due anni, mentre il 26% prevede di farlo già entro un anno – evidenzia Fabrizio Rotondi, country manager di Workday per l’Italia. – Chiaramente in questo contesto diventano cruciali i dati e il loro utilizzo: i volumi continuano a crescere e l’applicazione dell’apprendimento automatico per indagare sulla qualità e l’accuratezza degli stessi diventerà una strategia chiave di mitigazione del rischio. Dunque, un approccio olistico che combini una propensione alla tecnologica e una capacità di innovare da parte dei CFO è fondamentale per affrontare la sfida della qualità dei dati e migliorare così l’efficacia dei processi decisionali e la competitività aziendale”.
I CFO svolgono un ruolo sempre più strategico
La figura del CFO sta assumendo un’importanza sempre più rilevante nella guida della trasformazione digitale, contribuendo i suoi insights in maniera determinante al lavoro delle altre figure aziendali, quali i CEO (94%) e i COO (62%), ma anche apportando valore alle aree IT ed HR. Si pensi, ad esempio, che per il 50% degli intervistati la collaborazione tra CFO e CIO è essenziale per allineare gli investimenti IT con i piani di crescita strategici.
“In questo contesto tecnologico in rapida evoluzione la collaborazione tra i vari dipartimenti è un elemento fondamentale per il successo delle organizzazioni, permettendo di allineare gli obiettivi aziendali e quindi garantire una gestione efficace delle risorse”, conclude Biassoni.
La ricerca
La ricerca è stata condotta nel maggio 2024, intervistando oltre 100 leader finanziari in Italia sulle loro prospettive sul futuro della finanza e sulla leadership finanziaria.
Nella foto: Fabrizio Rotondi