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Check List: strumento operativo per la Certificazione di Conformità degli Istituti di Vigilanza

Check List: strumento operativo per la Certificazione di Conformità degli Istituti di Vigilanza

S News incontra Arturo Riva, Responsabile Tecnico Cersa, Organismo di Certificazione, relatore al Seminario ASSIV “Certificazione di Conformità per gli Istituti di Vigilanza Privata”, svoltosi a Roma giovedì 19 Marzo ed a Milano il 25 Marzo.

La Check List è lo strumento operativo ai fini del raggiungimento della Certificazione.
Sì, è lo strumento che serve ai valutatori che vanno in verifica, perché un auditor, chiamato anche valutatore, quando arriva presso un qualsiasi organismo da verificare, in questo caso un Istituto di Vigilanza, ha bisogno di un supporto operativo, ha bisogno di avere davanti a sé gli elementi da verificare, perché, per arrivare all’obiettivo della Certificazione, un valutatore deve sapere quali punti toccare e cosa alla fine deve vedere.

Quindi, la Check List è uno strumento che serve per raccogliere e identificare quei documenti che servono per registrare le cosiddette Evidenze Oggettive, che dimostrano poi la conformità dell’Istituto in particolare, in questo caso, alla UNI 10891 a fronte del Decreto 269 che, ovviamente, presenta degli allegati : Allegato A, B, C e D, che in questo caso devono anche fare il “match” con la UNI 10891, che è un po’ datata rispetto al Decreto 269.
Il Decreto 269 è del 2010, mentre la UNI 10891 è del 2000: quindi c’è un range di dieci anni che ha bisogno di essere allineato.
La ChecK List sovrappone le due Norme in modo di permettere al valutatore, o al gruppo di verifica, di non perdersi nessun requisito.

E quindi, una volta eseguito il check, a chi il compito di deliberare?
C’è sempre da rispettare l’indipendenza, quando si va a verificare un qualsiasi organismo, o Istituto. Quindi, alla fine, il valutatore quando esegue un lavoro, o una qualsiasi altra persona, non può verificare la bontà del suo stesso operato: questo è il concetto di indipendenza.
Il valutatore ha usato la Check list come strumento per raccogliere evidenze: queste stesse andranno ad una Commissione Deliberante, perché delibera, decide sulla certificazione, valuta i documenti e le evidenze oggettive prese dal valutatore o dal gruppo di verifica e decide sostanzialmente se l’organismo, cioè l’istituto verificato è conforme alla UNI 10891 a fronte del Decreto 269, in modo tale da non lasciare dubbi di parzialità nel processo di certificazione.

a cura di Monica Bertolo

Nel video che segue l'intervista integrale ad Arturo Riva, Responsabile Tecnico Cersa, Organismo di Certificazione

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