Cloud: sarà il 2021 l’anno dell’adozione completa?
Cloud in azienda: di certo, finora, l’idea di rivedere la propria architettura aziendale in ottica cloud si è rivelata una novità per molte organizzazioni, ma questo cambierà nel 2021. A sottolinearlo Bill Gurling, Technical Product Manager, Rubrik.
“I tre principali cloud providers – evidenzia – offrono frameworks simili e ben strutturati per guidare le implementazioni del cloud, anche se a volte questi stessi framework vengono trascurati a favore di un'adozione accelerata del cloud. È importante progettare le applicazioni per il cloud per garantire la sicurezza dei dati e massimizzare i benefici economici offerti dal cloud: per questo vedremo maggiore enfasi su questi framework nell'anno a venire.
L’automazione cloud permette alle aziende di raggiungere nuovi livelli di efficienza, e ridurre la possibilità di errore umano. Man mano che il machine learning si fa spazio nelle implementazioni cloud, vedremo una maggiore adozione dell’automazione che può innalzare l'efficienza e prevedere, ed eliminare, gli errori umani. L'automazione del cloud aiuterà le aziende a rimanere redditizie anche in uno scenario di mercato incerto come quello attuale, e aiuterà quotidianamente anche i dipendenti meno tecnici ad effettuare il loro lavoro.
Infine, intelligenza artificiale e machine learning arriveranno al punto in cui anche un profano potrà farsi venire un'idea geniale, fare domande e utilizzare algoritmi senza dover per forza avere competenze particolarmente approfondite. Nell'anno a venire, vedremo un'ulteriore “AI-ification“, ovvero una maggiore influenza dell’intelligenza artificiale su ogni aspetto nella nostra vita: la stiamo già vedendo applicata a telecamere, termostati e droni, e vedremo che ciò porterà grandi benefici alle aziende e ai team IT. In particolare, questa vera e propria democratizzazione dell'AI porterà a un enorme risparmio di tempo, con risultati reali che possono nascere dalla differenza tra prendere decisioni informate al volo e lasciare invece che siano i concorrenti a fare il primo passo, concedendo loro un vantaggio iniziale”, conclude Gurling.
la Redazione