Come cambia la filiale bancaria ? Intervista a Stefano Salteri

S News presente al Wincor World 2014, ha incontrato Stefano Salteri, General Manager Banking and Country President Wincor Nixdorf Italy, e con lui ha approfondito degli aspetti del banking e della sicurezza bancaria, particolarmente attuali.
Signor Salteri, la filiale bancaria sta cambiando e proprio su questo tema avete realizzato un innovativo e coinvolgente workshop, qui al Wincor World. Come sta cambiando e come dovrebbe cambiare la filiale?
Diciamo innanzitutto che questo trend della Branch Transformation è legato a fattori diversi e parte da esigenze e da visioni diverse.
Da una parte sappiamo che in Italia stiamo chiudendo alcune filiali, perché fatichiamo a generare reddito con un modello di tipo tradizionale. Dobbiamo quindi cercare modelli di servizio che, pur preservando la customer satisfaction, ci consentano di operare in modo più efficiente, quindi con minori costi.
Dall’altra parte, c’è una riscoperta della filiale proprio come canale per la vendita di servizi a valore aggiunto: questo perché, quando ciascuno di noi ha bisogno di fare scelte importanti, che riguardano il proprio futuro o i propri investimenti, tali scelte sono veicolate attraverso una relazione interpersonale, che avviene all’interno della filiale.
Bisogna quindi riuscire a riportare in filiale, per questo tipo di decisioni, quei clienti che nel frattempo le banche hanno cercato di spostare sul self service e su Internet.
La sicurezza è uno dei topics nel settore bancario: assistiamo ad un leggero calo degli attacchi ai bancomat, grazie alle nuove tecnologie. Quale il trend che voi lanciate proprio qui al Wincor World?
Secondo noi il calo è legato ad una maggiore attenzione che le banche hanno sviluppato in questi anni su questi temi. Si tratta di un tema sul quale Wincor ha investito in modo significativo dandosi un obiettivo molto specifico, che è quello di riuscire ad essere proattiva e propositiva nei confronti del mercato bancario su questo fronte.
Sappiamo che la sicurezza non è una ‘commodity’, ma è un processo, ed è in continuo divenire. Per questo Wincor Nixdorf si è organizzata con un proprio osservatorio sui temi della sicurezza per riuscire a catturare gli eventi in modo tempestivo, per poi riuscire ad essere propositivi nei confronti del mercato con un portafoglio di offerta differenziato. In questo modo sarà poi ogni singola banca, opportunamente sensibilizzata, a decidere quale tipo di investimento fare per proteggersi in funzione di quello che è il livello di rischio e di esposizione percepito da ogni singolo istituto.
Abbiamo iniziato questo lavoro più di tre anni fa, e devo dire che a distanza di tre anni, i risultati cominciano a vedersi. Sono contento di poter condividere questo risultato: in qualche modo ci sentiamo anche partecipi.
Un’intera hall al Wincor World è dedicata all’innovazione: “Innovation meets Technology” ed “Innovation meets Business ”. Come l’innovazione incontra il business per voi di Wincor?
Innanzitutto, quello di coniugare l’innovazione con il business è necessariamente un percorso condiviso.
Il nostro ruolo di vendor e di azienda sul mercato è quello di riuscire a focalizzare quelle che sono le nuove tecnologie, ma poi, l’elaborazione di come incrociare la tecnologia col business è un percorso che facciamo insieme ai nostri clienti. Tutto quello che lei vede nell’area dell’ “Innovation meets Technology” è il risultato di specifici progetti d’avanguardia fatti fra Wincor e i nostri clienti.
E infatti questo è proprio uno dei messaggi che il vostro CEO Wincor Nixdorf, Eckard Heidloff, ha proprio lanciato qui: “Ascoltare il cliente e passare dal ‘multichannel’ all’ ‘omnichannel’”.
Direi che è assolutamente così: per noi è molto motivante verificare anno dopo anno, come quelle realizzazioni e quelle idee che avevamo visto qualche anno prima nell’area dell’innovation, vanno a trasformarsi in prodotti disponibili, che ritroviamo magari due o tre anni dopo nella hall del banking o nella hall del retail.
Un’ultima cosa. Oggettivamente parlando, ottima l’organizzazione e forte la presenza italiana: un grande numero di banche italiane sono presenti qui, in visita al Wincor World.
È un segnale senz’altro molto incoraggiante, perché in qualche modo ci dice che stiamo riuscendo ad entrare in sintonia con quelli che sono i bisogni percepiti dai nostri clienti. È senz’altro uno sforzo organizzativo importante per Wincor, ma anche un investimento che ciascuno dei nostri clienti fa del suo tempo: dedicare due giorni alla visita di Wincor World per personaggi diciamo “di responsabilità”, e quindi per definizione con agende molto impegnate, costituisce un segno di interesse che ci incoraggia e ci motiva.
a cura di Monica Bertolo