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Come la tecnologia può aiutare per rendere il mondo più sostenibile?

Tecnologia mondo più sostenibile

Il tema della sostenibilità sta diventando un must per tutte le aziende, ma come la tecnologia può aiutare per rendere il mondo più sostenibile?

Risponde a questa domanda Loredana Ferraiuolo, country manager di Commvault Italia, nell’approfondimento che segue.

“L’adozione di approcci aziendali più sostenibili – sottolinea – è diventata una priorità strategica nelle aziende di tutto il mondo, che riconoscono il ruolo sempre più importante della sostenibilità per raggiungere i propri obiettivi e successo. Gartner prevede che entro il 2025 il 50% dei CIO avrà metriche di performance legate alla sostenibilità della propria struttura IT, il che significa che il team dedicato dovrà affiancare alle necessità attuali, operative e legate all’innovazione in azienda, anche la definizione di provvedimenti tesi a ridurre la crescente impronta di carbonio dei propri dati.

Tre fattori principali per la sostenibilità aziendale

In ambito tecnologico, sono tre i principali fattori contribuiscono all’impatto dei dati sulla sostenibilità aziendale

Proliferazione dei dati 

Ogni giorno vengono prodotti enormi volumi di dati, che vanno analizzati ed elaborati sempre più spesso e sempre più rapidamente. Creazione, utilizzo, archiviazione, gestione e protezione di questi dati sono processi che richiedono energia, emettendo gas a effetto serra con un impatto negativo sull’ambiente. Secondo un report ESG, le aziende stimano che il volume totale di dati cresca a un tasso medio annuo del 35%.

Infrastruttura fisica

I siti di storage, on-prem e nel cloud, richiedono dispositivi che devono essere gestiti e mantenuti, con costi complessivi dovuti a diverse voci (senza contare quelli legati alla costruzione e allo smaltimento degli apparati hardware): alimentazione dei sistemi presenti (server, storage, apparati di rete), sistemi di ricircolo aria, di condizionamento/raffrescamento, di ridondanza, alimentazione e continuità energetica. I rapidi miglioramenti nell’efficienza energetica hanno contribuito a moderare la crescita della domanda di energia da parte di data centers e reti di trasmissione dati, che rappresentano oggi ciascuno l’1-1,5% del consumo globale di elettricità.

Spostamento dei dati

Si basa su infrastrutture che spesso funzionano con combustibili fossili e generalmente, durante una migrazione, vengono spostati più dati di quelli necessari, molti dei quali sono duplicati, ridondanti o obsoleti (ROT – Redundant, Obsolete, Trivial). Senza rendersene conto, un’azienda potrebbe conservare questi dati indesiderati in grandi quantità e sprecare inutilmente risorse ed energia associati al loro spostamento.

Tutto questo fa sì che l’energia rappresenti una voce di spesa molto importante per ogni sistema IT. La possibilità di consolidare più sistemi in pochi data centers più grandi fornisce un’economia di scala che permette di distribuire alcuni costi di base tra molti sistemi e cliente, come ad esempio accade con cloud computing o soluzioni di hosting/housing/consolidamento, basati su data centers estremamente sofisticati che ottimizzano la gestione dell’energia per alimentare i sistemi e possono applicare tecnologie all’avanguardia per il raffrescamento e la gestione antincendio.

Un consolidamento della presenza dei dati in azienda porta con sé non solo una generale riduzione dei costi di gestione, ma anche un’ottimizzazione dell’impatto sulla sostenibilità, per i motivi illustrati in precedenza. In particolare, il contenimento della proliferazione e la limitazione degli spostamenti dei dati permettono di migliorare il footprint complessivo di un’organizzazione, in un abbinamento virtuoso che vede produttività e sostenibilità andare di pari passo.

Efficienza operativa e sicurezza delle operazioni di data management sono elementi che entrano parimenti in gioco, nell’ottica di una generale ottimizzazione di tutte le risorse a disposizione, con una visione olistica che non si fermi né alla semplice tecnologia, né all’impatto puramente economico. Le enormi quantità di dati generate ogni giorno richiedono la necessità di contare su strumenti in grado di selezionarli, analizzarli e trasformarli in decisioni più intelligenti a supporto del business”, specifica Ferraiuolo.

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