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Confindustria ANIE: le tecnologie motore della crescita

Confindustria ANIE: le tecnologie motore della crescita

Milano. Si è tenuta il 27 giugno l'Assemblea Annuale 2012 di ANIE presso l'Hotel Principe di Savoia a Milano.
“Ritratto dell'industria delle tecnologie nella grande crisi”: da qui è partita Confindustria ANIE per dare non solo dati ed andamenti di mercato ma per fornire anche risposte e possibili soluzioni. Forte il monito di Claudio Andrea Gemme, Presidente Federazione ANIE: “un piano nazionale della manutenzione potrà guidare la crescita”.


Ed è proprio il concetto di crescita come imperativo, che ha dominato l'assemblea.
L'emergenza crescita viene infatti vissuta dall'industria delle tecnologie, che ANIE rappresenta, come un imperativo assoluto che necessita di una specifica attenzione, affinché le aziende possano esprimere tutto il potenziale di creatività e capacità di innovazione di cui sono portatrici. Operazione decisiva per favorire il percorso delle imprese italiane di elettrotecnica ed elettronica diventa quella di liberarle dai troppi vincoli che ne impediscono lo sviluppo. In questo quadro, assume carattere strategico il rapporto con la grande committenza, onde facilitare l'incontro con una domanda in continua evoluzione. ANIE ritiene che un programma nazionale per la manutenzione possa determinare un effetto moltiplicatore nel campo degli investimenti infrastrutturali, sopratutto se l'ammodernamento del parco esistente viene ripensato con criteri innovativi.


 

Il 2011 dell'industria Elettrotecnica ed Elettronica

L'industria delle tecnologie che ANIE rappresenta era espressione a fine 2011 di un fatturato aggregato pari a 71 miliardi di euro – di cui 28 miliardi di euro di esportazioni – per circa 450.000 addetti. L'incidenza media della Spesa in Ricerca & Sviluppo sul fatturato è pari al 4%. Questo dato conferma ancora una volta il ruolo di ANIE quale “casa delle tecnologie” dell'industria italiana.


A fine 2011, il fatturato aggregato dei settori ANIE ha registrato una flessione del 4,2% su base annua. Continuano a tenere le esportazioni (+5,5%), seppure in frenata rispetto all'anno precedente, quando è stata registrata una crescita a due cifre (+12,7%). I volumi di produzione industriale hanno mostrato nel corso dell'anno un trend in flessione (-5,0%), allontanandosi dal picco ciclico del 2007 di oltre 20 punti percentuali. In questo quadro di netto peggioramento emergono fra i comparti ANIE segnali di discontinuità nel cammino di uscita dalla crisi.


Le tecnologie elettromeccaniche continuano a tenersi in territorio positivo (+6,9% per Trasmissione energia e +9,5% per Distribuzione energia). In calo la Produzione di energia (-28,0%) dove il Fotovoltaico, dopo la crescita straordinaria espressa negli ultimi anni, ha mostrato una frenata.


In crescita i comparti dell'Illuminotecnica (+4,0%), Sicurezza ed Automazione Edifici (+4,9%), Componenti elettronici (+1,5%) e Componenti e Sistemi per Impianti (+2,3%). Particolarmente brillanti i risultati per Automazione e Misura (+18,0%) e Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza (+20,0%).


L'industria dei Trasporti ferroviari, tradizionale eccellenza tecnologica nazionale, vive un momento di profonda crisi (-4,0%) la flessione del fatturato a fine 2011). Negative le tendenze di Ascensori e scale mobili (-0,5%) e Apparecchi domestici e professionali (-1,2%). In brusca inversione di tendenza nei primi mesi del 2012 il comparto Cavi, per il quale la variazione positiva registrata nel 2011 (+21,6%) è sostanzialmente imputabile agli incrementi nelle quotazioni del rame.

 

 

2012: ancora un anno difficile per le imprese di Confindustria ANIE


Il 2012 si prospetta come un anno difficile per le imprese di Confindustria ANIE. Secondo i più recenti dati diffusi dall'ISTAT e relativi al primo quadrimestre dell'anno, nel confronto con il medesimo periodo del 2011 l'Elettrotecnica ha registrato una cadua del fatturato del 10%, l'Elettronica del 12%.


“Le difficoltà dell'industria italiana sono il risultato della crisi, ma anche della bassa crescita che da oltre un decennio interessa il nostro Paese – ha affermato Claudio Andrea Gemme, Presidente di Confindustria ANIE – I vuoti di domanda interna penalizzano profondamente l'economia e l'industria italiana. L'obiettivo crescita è divenuto urgente e prioritario per mantenere nel nostro Paese una solida base manifatturiera.”
Molti gli argomenti trattati dal Presidente Gemme e tra questi sottolineiamo: l'importanza dell'innovazione tecnologica e degli investimenti infrastrutturali.
“Occorre investire nella messa a norma e adeguamento delle reti infrastrutturali – prosegue Gemme – delle abitazioni civili, degli edifici pubblici e di interesse pubblico, valorizzando l'importante contributo offerto dalla filiera industriale nazionale.
La strada che deve essere tracciata per riportare l'economia italiana in un percorso di sviluppo – conclude il Presidente Gemme – deve certamente avvalersi di obiettivi e strumenti innovativi, puntare sugli investimenti di lungo periodo, con una rinnovata politica industriale che privilegi il valore e le eccellenze delle nostre imprese. Questo percorso di cambiamento deve collocare al centro l'industria e l'innovazione, i veri pilastri della crescita.”
Dopo la relazione del Presidente Gemme, c'è stato l'intervento di Alberto Alesina, economista e docente Harvard University. Infine, ha chiuso i lavori Giorgio Squinzi, Presidente Confindustria.


la Redazione

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