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Controllo accessi più efficace e pervasivo con le serrature digitali

Controllo accessi più efficace e pervasivo con le serrature digitali

I sistemi di controllo accessi rivestono un’importanza fondamentale nell’assicurare la protezione delle persone, degli assets e del know-how delle aziende che sono sempre più aperte e in cui si muovono sempre meno dipendenti e sempre più personale esterno, costituito da fornitori, consulenti, outsourcers.

Spesso, però, i costi per poter assoggettare una porta al controllo degli accessi dissuadono dal renderlo pervasivo fino ai singoli uffici. A volte, le porte esistenti non possono essere adattate per montare serrature elettriche o magnetiche, o non possono essere modificate, a causa del loro valore storico o artistico. Anche l’aggiunta dei lettori e dei cablaggi necessari può essere difficoltosa e costosa.

Per queste ragioni, spesso, ci si limita a controllare l’accesso delle persone solo sul perimetro più esterno, lasciando piena libertà di movimento all’interno degli ambienti aziendali come uffici, magazzini, laboratori, ecc.

Non si tiene in considerazione che, questa mancanza di filtri di identificazione e autorizzazione all’accesso, implica una rinuncia alla protezione di valori tangibili e intangibili presenti in essi.

È stato valutato che, a causa di tutte queste difficoltà, solo il 10% circa dei varchi esistenti in una azienda è controllato da un sistema di controllo accessi.

LE CARATTERISTICHE
Da alcuni anni però sono apparsi sul mercato dei dispositivi che risolvono il problema della protezione a costi contenuti, con interventi non invasivi ed esteticamente gradevoli.

Si tratta dei cilindri e delle placche maniglia digitali, che affiancano i tradizionali lettori cablati, negli edifici di ogni tipo.

I principali vantaggi di questo nuovo approccio passano innanzitutto per l’utilizzo della infrastruttura IT esistente, software e hardware, il fatto di poter installare senza cablare o modificare le porte, risolvendo anche il problema del controllo delle porte in vetro, tanto di moda oggigiorno.

Le perplessità in merito alla durata delle batterie sono superate da tempo, i sistemi migliori garantiscono fino a 80.000 attivazioni e stand-by fino a 5 anni, e la sicurezza intrinseca dei sistemi di trasmissione radio risponde ai più stringenti requisiti di sicurezza delle trasmissioni.

I cilindri digitali possono aprire la porta sulla base di autorizzazioni provenienti da controller “tradizionali”, tanto quanto su informazioni registrate nella memoria della tessera, permettendo combinazioni di modalità di funzionamento diverse, adatte alla protezione di realtà e in condizioni diverse.

Tutte le aperture e i tentativi di apertura sono registrati, e possono essere consultati a posteriori. Alcuni produttori sono in grado di rilevare e segnalare (quando il sistema opera in modalità “on-line”) anche l’apertura della porta senza aggiungere ulteriori sensori. All’atto pratico poi, non vanno dimenticate l’estrema flessibilità e velocità di implementazione in qualsiasi tipologia di installazione, oltre all’innegabile vantaggio di utilizzare un’unica interfaccia di gestione, contenendo, se non annullando, la proliferazione di diverse piattaforme software.

La soluzione Openware, piattaforme PSIM
Per questa ragione Cogen ha deciso di introdurre in Openware, la sua piattaforma PSIM (Physical Security Information Management), la gestione diretta dei cilindri digitali.

Fin dalla sua prima release Openware è stato in grado di raccogliere eventi e allarmi provenienti da sottosistemi di Controllo Accessi. Successivamente si è dotato di una propria gestione degli archivi anagrafici e delle autorizzazioni all’accesso, utilizzate per unificare in un solo punto la gestione di sistemi di controllo accessi di produttori diversi.

Con il rilascio dell’integrazione in Openware della famiglia di prodotti SmartIntego di Simons Voss, Cogen compie un ulteriore passo sulla strada del miglioramento dell’efficacia dei sistemi di sicurezza fisica aziendali all’interno della salvaguardia e contenimento degli investimenti.

la Redazione

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