Credito d’imposta per i sistemi di videosorveglianza digitale, sistemi di allarme e servizi di vigilanza privata: il decreto attuativo
Lo scorso 22 dicembre è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 298 il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 Dicembre 2016.
Come sottolinea Assiv, il decreto 6 Dicembre 2016 è stato emanato in attuazione dell’art. 1, comma 982, della Legge 28 dicembre 2015, n. 208, ed individua i criteri e le procedure per l’accesso al credito d’imposta, ivi previsto, e per il suo recupero, in caso di illegittimo utilizzo, nonché le ulteriori disposizioni ai fini del contenimento della spesa complessivamente entro il limite di 15 milioni di euro.
Riguardo l’ambito di applicazione, il decreto 6 dicembre 2016, all’art. 1, precisa che:
– l’agevolazione fiscale spetta alle persone fisiche per le spese sostenute nell’anno 2016 per l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o di sistemi di allarme, nonché quelle connesse ai contratti stipulati con Istituti di Vigilanza, dirette alla prevenzione di attività criminali.
– le spese di cui al comma 1 sono ammissibili al credito d’imposta a condizione che siano sostenute in relazione a immobili non utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo.
– per le spese sostenute in relazione all’immobile adibito promiscuamente all’esercizio d’impresa o di lavoro autonomo e all’uso personale o familiare del contribuente, il credito d’imposta determinato ai sensi del comma 2 dell’art. 3 è ridotto del 50 per cento.
Gli articoli 3 e 4 dispongono, in relazione alla misura del credito d’imposta, alle modalità di riconoscimento e alla sua fruizione.
L’articolo 5 dispone, invece, in relazione ai controlli, per accertare la titolarità all’agevolazione fiscale oggetto del Decreto.
Per il comma 982 – art. 1 della Legge 28 Dicembre 2015, n. 208, cliccare qui
Per il Decreto 6 Dicembre 2016 (Ministero dell’Economia e delle Finanze), cliccare qui
la Redazione