
Da 25 anni la nostra azienda, la CSG Sistemi di Torino, opera nel settore della sicurezza: abbiamo protetto siti ed oggetti di ogni genere e valore ma… cosa c’è di più prezioso di una vita che inizia?
Così abbiamo realizzato la “Culla per la Vita” una moderna e tecnologica versione della “ruota degli esposti”, ovvero un luogo protetto e sicuro dove una mamma, in difficoltà, può lasciare in anonimato il proprio neonato, nella certezza che verrà soccorso e preso in cura da personale specializzato. Per questa realizzazione siamo stati insigniti del prestigioso Premio H d’oro 2016 della Fondazione Enzo Hruby, nella Categoria “Soluzioni Speciali”.
LA REALIZZAZIONE DELLA SOLUZIONE
Il sito di accoglienza è stato realizzato nel comune di Giaveno (in provincia di Torino) creando un bussolotto munito di porta, all’interno del muro perimetrale di un’abitazione privata. Premendo un intuitivo pulsante si apre la porta e viene avviato il sistema di avviso sms, vocale e di verifica audio / video verso gli operatori preposti, tra i quali Croce Verde ed Ospedale.
Nel momento in cui il neonato viene introdotto una barriera ad infrarossi ne rileva il passaggio e vengono attivati i sistemi di illuminazione , climatizzazione e ricircolo dell’aria; oltre che per la salute del bambino è infatti molto importante che la mamma abbia la percezione di lasciare il neonato in un luogo confortevole e sicuro. Dal momento in cui il bimbo viene adagiato nella cesta e si richiude la porta non vi è più modo di aprirla, se non mediante una tastiera ad uso esclusivo degli operatori del soccorso: questa scelta è stata fatta per salvaguardare la sicurezza e l’incolumità del neonato verso azioni inappropriate, sia quando compiute d’istinto e in buona fede (come il ripensamento della mamma o l’intervento di una persona priva della formazione necessaria) che quando con intenzioni criminose (sottrazione del neonato da parte di terzi dopo l’allontanamento della mamma).
Tutte le fasi vengono notificate su Smartphone e postazioni fisse agli addetti preposti che possono così attivarsi secondo l’evento avvenuto: pressione pulsante, apertura fisica della porta, introduzione di un corpo, deposito del corpo nella cesta ( adagiata su di un tappeto sensibile calibrato), richiusura porta, e così via….L’intero sistema è supervisionato da remoto in maniera automatica con monitorizzazione delle temperature, delle tensioni rete e tampone, del gruppo di continuità e del corretto funzionamento di ogni singolo componente, perché un sistema a salvaguardia della Vita non può né deve avere margine d’errore.
L’affidabilità di inoltro degli eventi è garantita da ben quattro vettori di chiamata ridondanti: linea telefonica, GSM ed IP su ADSL e GPRS. Un particolare tecnico degno di nota (importantissimo al fine di evitare un inutile ed infondato avvio della macchina dei soccorsi nel caso in cui si depositi un oggetto anziché un neonato) è l’integrazione nel sistema di una telecamera termica (oltre a quella analogica) in grado di remotizzare in tempo reale agli operatori un’immagine termografica del corpo o dell’oggetto depositato, sia esso a vista che avvolto in panni.
Ultimo ma non meno importante è il sistema di sicurezza antintrusione e rivelazione fumi, che protegge la struttura e l’unità residenziale che la ospita.
I BENEFICI
Abbiamo creato la “Culla per la Vita” perché ad oggi non esistono siti dotati di tale contenuto tecnologico, senza margine d’errore né con una gestione così semplice ed intuitiva, sia locale che remota. Abbiamo realizzato in questa struttura un sistema d’allarme che non allontana “l’ospite” ma ne agevola l’accoglienza ed il soccorso, mettendo al primo posto l’incolumità dello stesso, perché un bambino non è mai ospite indesiderato.
Abbiamo voluto ribadire che la responsabilità sociale della nostra categoria non si ferma alla qualità dei prodotti utilizzati: l’esigenza del committente deve essere al centro di tutto, perché il medesimo non vuole soltanto i migliori prodotti disponibili, ma la massima integrazione tra quelli più adeguati al servizio che richiede.
Quando la “Sartorialità della Sicurezza” sarà diffusa tra tutti gli operatori del settore, allora ogni sistema realizzato sarà sempre adeguato, unico ed innovativo.
di Enrico Marchisio