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Cybersecurity: +38% di attacchi nel 2022

Cybersecurity aumento attacchi nel 2022

L’anno appena concluso ha registrato un aumento del 38% negli attacchi informatici a livello globale, con una crescita del 74% dei cyberattacchi rivolti al settore dell’healthcare. Lo evidenzia una ricerca di Check Point Research (CPR), la divisione Threat Intelligence di Check Point Software, secondo cui l’aumento degli attacchi sarebbe dovuto a gruppi hacker e ransomware più piccoli e agili e a nuovi interessi e targets. “La diffusione della tecnologia AI – sottolineano inoltre dall’azienda – potrebbe accelerare il numero di attacchi nel 2023”.

Cybersecurity aumento attacchi globali nel 2022

I dati della ricerca

I dati raccolti sono suddivisi per volume globale, industrie, continenti e Paesi. Ecco le statistiche principali:

  • il volume globale degli attacchi informatici ha raggiunto il massimo storico nel quarto trimestre, con una media di 1168 attacchi settimanali in ciascuna organizzazione;
  • i settori più attaccati nel 2022 sono stati Education/Research, Government e Healthcare;
  • l’Africa ha registrato il volume più alto di attacchi con 1875 attacchi settimanali ad organizzazione, seguita dall’APAC con 1691 attacchi settimanali ad organizzazione;
  • il Nord America (+52%), l’America Latina (+29%) e l’Europa (+26%) hanno registrato gli incrementi maggiori nel 2022, rispetto al 2021;
  • gli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 57% degli attacchi informatici complessivi nel 2022, il Regno Unito ha visto un aumento del 77% e Singapore ha registrato un aumento del 26%.

I cyberattacchi sono in aumento in tutto il mondo, con una crescita del 38% a settimana nel 2022, rispetto al 2021. Inoltre, diversi trends riguardanti le minacce informatiche si stanno verificando contemporaneamente:

  • l’ecosistema ransomware continua a evolversi e a crescere con gruppi criminali più piccoli e agili che si formano per aggirare le forze dell’ordine.
  • Gli hackers stanno allargando il loro target verso i tools di collaborazione aziendale come Slack, Teams, OneDrive e Google Drive, attraverso il phishing. Questi tools costituiscono una ricca fonte di dati sensibili, dato che la maggior parte dei dipendenti delle organizzazioni continua a lavorare da remoto.
  • Le istituzioni accademiche sono diventate un terreno fertile per i criminali informatici a seguito della rapida digitalizzazione intrapresa in risposta alla pandemia. Infatti, il settore dell’istruzione/ricerca è stato il primo settore più attaccato a livello globale, con un aumento del 43% nel 2022 rispetto al 2021, con una media di 2.314 attacchi settimanali per ogni organizzazione. Molti istituti di istruzione non sono stati ancora adeguatamente preparati all’apprendimento online, creando grandi opportunità per gli hackers. Le scuole e le università devono inoltre affrontare la sfida unica di avere a che fare con bambini e giovani adulti, molti dei quali utilizzano i propri dispositivi, lavorano da postazioni condivise e spesso si collegano al WiFi pubblico senza pensare alle implicazioni per la sicurezza.
Cybersecurity aumento attacchi nel 2022 settori

Aumento degli attacchi verso il settore Healthcare

Prendendo in esame l’healthcare nel 2022, le organizzazioni sanitarie hanno subito una media di 1463 attacchi informatici settimanali per organizzazione, un numero superiore del 74% rispetto a quello registrato nel 2021. Settore sanitario che si classifica al terzo posto tra tutti i settori per il maggior numero di attacchi informatici.

Gli hackers prendono di mira gli ospedali perché li considerano a corto di risorse nell’ambito della sicurezza informatica, cosa piuttosto vera, perché gli ospedali più piccoli sono particolarmente vulnerabili, in quanto non dispongono di fondi e personale sufficienti per gestire un attacco informatico complesso. Il settore dell’healthcare è così redditizio per gli hackers perché mirano a recuperare informazioni sull’assicurazione sanitaria, numeri di cartelle cliniche e, a volte, persino numeri di previdenza sociale, con minacce dirette ai pazienti, intimandoli di pagare per ottenere il rilascio delle informazioni rubate. I gruppi ransomware ritengono inoltre che l’attenzione ottenuta attaccando un ospedale rappresenti un interessante punto di forza per la loro notorietà.

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