CyberSecurity e tendenze per il canale ed ecosistema
CyberSecurity e canale: il 2019 è iniziato ed anche per il canale e il suo ecosistema ci saranno alcune novità. “Prevedere ciò che accadrà è impossibile – sottolinea Michael Herman, VP EMEA Channels di Palo Alto Networks – neanche l’intelligenza artificiale può farlo, però le richieste di clienti e partner e il cambiamento nelle dinamiche di business mettono in evidenza la direzione del mercato e il modo in cui i partner possono massimizzare le loro attività”.
Ecco le tre tendenze individuate da Palo Alto Networks, come evidenzia e specifica Herman.
1. Ampliamento dell’offerta di servizi di sicurezza
“Un numero maggiore di partner di canale si focalizzerà sui servizi, alcuni rafforzando l’offerta già esistente, altri ampliando la gamma con nuove proposte legate a consulenza, implementazione, personalizzazione e ottimizzazione.
Più servizi si traducono in un aumento di fatturato in un momento in cui le richieste sono più numerose che mai. Sono svariati i fattori che contribuiscono a questa crescita di servizi di cyber sicurezza, tra cui:
Adozione del cloud: questa tecnologia aumenta il rischio di attacco. In un ambiente cloud o ibrido, i dati sono distribuiti in luoghi diversi all’interno della rete. Troppo spesso, i team IT perdono visibilità su asset e traffico, con la conseguente creazione di policy di sicurezza poco coerenti e di vulnerabilità sconosciute che mettono l’azienda alla mercé dei cyber criminali. Le organizzazioni hanno quindi bisogno di supporto per proteggere ogni punto di accesso all’intera rete: endpoint, server, data center e cloud.
Mancanza di talenti IT: la carenza di competenze IT si accompagna alle sfide introdotte dal cloud. In un’indagine svolta da ESG, il 51% delle aziende coinvolte ha affermato di affrontare questo problema, mentre la richiesta ha raggiunto picchi decisamente elevati. A livello globale, questo bisogno continuerà a crescere in modo esponenziale, con 3,5 milioni di posizioni nel campo della sicurezza IT da ricoprire entro il 2021.
Compliance e normative: ottenere una discreta conformità può essere un’operazione difficile se si considerano le linee guida che si differenziano a livello locale, nazionale e settoriale. Conservare la conformità lo è ancora di più, in quanto leggi e normative cambiano molto velocemente.
Inoltre, non si tratta più solo di un problema del dipartimento IT, ma anche del consiglio di amministrazione. Le aziende necessitano dell’aiuto di esperti di sicurezza di fiducia, che possano agevolare la trasformazione digitale attraverso l’adozione cloud, colmando la carenza di competenze in sicurezza e supportandole nel rispetto della conformità.
2. Aumento dei Managed Security Service Provider (MSSP)
I partner di tutto il mondo stanno incrementando le attività legate ai servizi gestiti. È in atto una rapida espansione dei servizi in ambito cloud e sicurezza, in aggiunta a MDR, managed detection and response (rilevazione e risposta) per identificare una violazione, gestire l’incidente e risolverlo.
In base ai dati di Gartner, “entro il 2021, la metà delle piccole e medie imprese proteggerà la propria infrastruttura con servizi gestiti, rispetto al 20% del 2018”. Tra i fattori che guideranno questa adozione, oltre alla crescita della complessità delle infrastrutture IT aziendali, anche IoT, cloud e multi-cloud, carenza di talenti, costante evoluzione delle minacce informatiche e risparmi sui costi operativi.
IDC prevede che i servizi professionali gestiti legati all’adozione del cloud rappresentano la seconda opportunità più vasta per il mercato cloud, con il 31% degli investimenti previsto fino al 2021, quindi un terzo delle spese cloud sarà utilizzato per i servizi professionali gestiti. Le aziende desiderano dagli MSSP supporto per implementare ambienti cloud scalabili, installare misure di sicurezza specifiche per ridurre la superficie di attacco e proteggere applicazioni e carichi di lavoro critici. Gli MSSP che si adatteranno alle nuove dinamiche con servizi di sicurezza completi avranno ampie opportunità di ottenere un maggiore vantaggio competitivo.
3. Cambio delle abitudini di consumo
Il settore IT, una volta dominato da soluzioni hardware, è composto oggi da offerte software. In Palo Alto Networks, abbonamenti e servizi rappresentano il 60% e la crescita di questa area viaggia a una velocità doppia rispetto al segmento hardware.
Il Software as a Service (SaaS) è il più rapido, con previsioni di crescita del 22% nel 2019, rispetto al 6% di tutte le altre tipologie di software. Nel 2018, un’azienda media ha utilizzato 16 applicazioni SaaS nelle proprie attività quotidiane e questo dato è destinato a crescere in modo esponenziale. Il 73% delle imprese prevede che quasi tutte le loro applicazioni saranno in modalità SaaS entro il 2020.
Questa preferenza per cloud e SaaS ha portato a un cambiamento nelle abitudini di consumo per l’”everything as a service”. Le aziende hanno accettato l’esperienza SaaS, semplice e facile da fruire, e hanno fondamentalmente modificato le proprie aspettative di acquisto e utilizzo di licenze software, spostandosi verso modelli pay-per-use che offrono flessibilità e velocità per aggiungere o ridurre le capacità. Le soluzioni SaaS garantiscono numerosi vantaggi, tra cui un livello di sicurezza robusto, semplicità di utilizzo e velocità, e permettono ai fornitori di implementare aggiornamenti e patch in modo automatico per neutralizzare ogni nuova vulnerabilità.
Supportare le aziende a integrare la cyber sicurezza all’interno di infrastrutture ibride, ottimizzare le funzionalità di protezione e salvaguardare l’intera rete, dall’endpoint al cloud, sono tra le principali responsabilità dell’ecosistema di canale”.
la Redazione