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Di Casoli : le sfide della business continuity di EXPO 2015

Di Casoli : le sfide della business continuity di EXPO 2015

Manuel Di Casoli, PMO Field Operations di EXPO 2015 e trainer di ExpoGaming, presenta ai microfoni di S News i punti focali per la Business Continuity e la sicurezza di EXPO 2015.

Nel trattare il tema “Le sfide dei security e business continuity manager per lo svolgimento ottimale di EXPO 2015” lei ha puntualizzato le sue preoccupazioni, non tanto per gli eventi straordinari, quanto per il day by day.
Sì, esatto, la cosa più impegnativa sarà quella proprio di gestire quello che per noi è ordinario, come EXPO 2015, e che ordinario di fatto non è. Considerando che è un evento colossale, che coinvolgerà circa 20 milioni di visitatori, all’interno del sito lavorano contemporaneamente almeno 10mila persone, è in sostanza una cittadina di 300mila abitanti, lunga 1,6 km x 400m, all’interno della quale si muovono però non 300mila abitanti fissi, ma nell’arco di 6 mesi interi più di 20 milioni di persone. Pensiamo al fatto semplice che EXPO chiude al pubblico. In realtà però, non chiude, perché nel momento in cui il pubblico esce dai cancelli partono tutta una serie di operatività: noi produrremo e differenzieremo circa 43mila tonnellate di rifiuti per esempio. Poi c’è la fase della logistica, che coinvolgerà centinaia di automezzi, che ogni notte entreranno nel sito e provvederanno a quello che noi chiamiamo refill, cioè al riempimento di tutti gli spazi espositivi e di
tutto quello che va intorno alle attività di EXPO, dopo di che, fuori i camion, bisogna pulire tutto,
ed una volta che abbiamo pulito tutto, riapriamo al pubblico. Chiunque sia un po’ del mestiere, capisce bene che anche il solo fatto di dover trattare migliaia e migliaia di colli di merce ogni notte, di dover far accedere e garantire l’accesso e l’identità delle persone che accedono a migliaia e migliaia di operatori, oltre ai 20 milioni di visitatori, costruisce un quadro di un day by day che è di per sé di dimensioni tali, da costituire un
problema che in altri luoghi, in altri tempi, sarebbe un’emergenza, mentre per noi è il day by day. Quindi la gestione del day by day dal punto di vista delle attività di sicurezza, di business continuity e disaster recovery, costituisce uno sforzo veramente notevole e di enorme complessità.

Quanto sarà importante, quanto è importante la tecnologia in tutto questo?
La tecnologia è fondamentale perché, specialmente date queste dimensioni, o abbiamo una serie di punti di controllo che ci consentono di gestire l’ordinarietà delle situazioni e ci consentano anche di avere dei segnali di pre-allarme, attraverso software di analisi video, attraverso la possibilità di osservare il comportamento e le dinamiche delle persone singole e della folla, attraverso una sensoristica che dà le dimensioni dei movimenti, dei flussi e ovviamente attraverso una sicurezza perimetrale ed un controllo dei varchi di accesso. Noi avremo, alla fine dei conti, un sistema di varchi di accesso che sarà circa il doppio di quello dei tre maggiori aeroporti d’Italia messi assieme, quindi questo fa comprendere come la tecnologia sia di fondamentale ausilio all’attività della gestione, non solo e non tanto delle emergenze, quanto proprio della quotidianità di EXPO.

a cura di Monica Bertolo

Molti altri argomenti vengono trattati da Di Casoli nell'approfondita intervista televisiva che segue.

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