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Dirigenti: 4 volte più probabilità vittime di phishing degli impiegati

Dirigenti 4 volte più probabilità vittime di phishing degli impiegati

I dirigenti hanno quattro volte più probabilità di essere vittime di phishing rispetto agli impiegati. È quanto emerge da una recente indagine realizzata dalla testata newyorkese SC Magazine.

Secondo il magazine della Grande Mela, infatti, anche i dirigenti adottano comportamenti pericolosi.

Tra i risultati più significativi, vengono evidenziati i seguenti:

  • più di 1 manager su 3 ha cliccato su un link di phishing;
  • circa 1 su 4 di loro usa date di nascita facili da ricordare come parte della propria password;
  • è molto probabile che conservino le stesse passwords per anni;
  • i managers sono 5 volte più propensi a condividere la propria password con persone esterne all’azienda.

Sull’argomento e considerati i risultati sopra riportati, Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia, osserva: “I cyberattaccanti professionisti prendono di mira preferibilmente coloro che hanno più privilegi, autorizzazioni o potere all’interno di un’azienda, proprio per le conseguenze di gran lunga maggiori rispetto a un normale dipendente che una violazione potrebbe causare. Sebbene i dirigenti siano ben consapevoli dell’elevata possibilità di essere attaccati, sono anche inevitabilmente sommersi da richieste autentiche di condivisione di informazioni sensibili e quindi hanno maggiori probabilità di incorrere accidentalmente in una truffa, soprattutto per la mancanza di tempo per la due diligence di ogni email. Gli aggressori inviano senza sosta messaggi fraudolenti a coloro che si trovano più in alto nella scala gerarchica, e che spesso sono sotto pressione, e possono trarre in inganno anche gli utenti più esperti di tecnologia se la narrazione è adeguata. Le passwords sono spesso il vero obiettivo dei tentativi di phishing, per cui è fondamentale che le aziende adottino sistemi di sicurezza delle passwords avanzati nella loro routine quotidiana, come i password managers, e che applichino l’autenticazione a più fattori su tutti i sistemi di rilievo”, conclude Buccigrossi.

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