Domenico Costante : saper creare una grande famiglia in un grande gruppo
É notizia attuale la dipartita di Domenico Costante, Presidente Gruppo Civis.
Tale scomparsa rappresenta indubbiamente una forte perdita per la Vigilanza Italiana.
Per molti e profondi motivi, Domenico Costante, uomo riservato, fortemente legato alla famiglia ed ai valori etici sia nella vita privata che professionale, ha vissuto e testimoniato “l'evoluzione della Sicurezza”.
Abbiamo ripercorso alcune tappe della sua vita, della sua storia, con la dottoressa Marialuisa Tolentino, Responsabile Comunicazione del Gruppo Civis.
Ci sono persone che ti entrano nel cuore perché hanno un sorriso sincero, un modo garbato, perché sono umili nonostante la posizione ed il ruolo che rivestono.
Domenico Costante è entrato nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto, potendone apprezzare il suo “cervello fino”, la sua grande discrezione, i suoi modi attenti a non ferire chi non era d’accordo con lui e la sua grande dedizione al lavoro.
Ha iniziato la sua collaborazione con il gruppo CIVIS nel 1970. Grazie alle sue doti manageriali è riuscito ad imporsi in un mercato fortemente in espansione e, in breve tempo, ha fatto divenire il Gruppo Civis un punto di riferimento per tutto il Veneto.
Innovazione, formazione del personale, senso di responsabilità e trasparenza erano i valori sui quali ha basato il suo modo di lavorare, valori che sono stati trasferiti all'interno del gruppo e che ancora oggi sono le linee guida sulle quali si fa riferimento.
“L’evoluzione della Sicurezza” il pay off a lui tanto caro, non è stato solo una trovata pubblicitaria, ma era la sua visione del mercato della vigilanza, un mercato in continua evoluzione in cui chi resta indietro è perduto. Con questo spirito ha lavorato in tutti questi anni, guardando avanti, guardando oltre.
Il gruppo CIVIS ha perso uno dei suoi padri fondatori ma noi tutti faremo tesoro dei suoi insegnamenti e lavoreremo con lo spirito degli innovatori e con il grande entusiasmo che ci ha trasmesso.
Aspetto, tra i tanti, che lo distingueva era quello di credere molto nelle donne all'interno della Vigilanza. Come lei stessa ha avuto modo di sottoleare nel corso di una nostra intervista, ” ahimè, le donne nella Vigilanza sono ancora molto poche “. Il Presidente Costante desiderava ci fossero donne tra le guardie ma anche in ruoli manageriali, come lei stessa testimonia.
Domenico ha sicuramente dato fiducia alle donne, riuscendo ad interfacciarsi con loro sempre con grande rispetto e riconoscendo le caratteristiche femminili come un valore aggiunto.
Un uomo “evoluto” anche in questo senso e ne sono testimonianza le persone che hanno lavorato accanto a lui, riuscendo a raggiungere anche ruoli apicali.
Un uomo di business ma soprattutto un “uomo” nel senso più alto del termine.
Domenico è per me, che gli ho lavorato accanto in questi anni, un uomo di cui ho apprezzato non solo le qualità di uomo di business ma soprattutto le doti umane, la sua umiltà, l'amore per la sua famiglia, il rispetto degli altri, la pacatezza dei suoi modi, il senso di gratitudine verso chi gli aveva dato delle opportunità, la determinazione nel seguire i suoi obiettivi, la sua scelta di non giungere a compromessi e l'affetto che lo legava alle persone che lavoravano con lui.
Ha saputo creare una grande famiglia in un grande gruppo, sempre pronto a rispondere ai problemi che si presentavano, capace di esporsi in prima persona e di indicare la via da seguire.
Rimarrà nel mio cuore e sono certa che rimarrà nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui.
La funzione funebre si terrà mercoledì 19 febbraio, alle ore 14:45 presso la Chiesa Parrocchiale San Pio X, via Adolfo Giurato 1, in Vicenza.
a cura di Monica Bertolo