ELAN: stabilità aziendale, lungimiranza progettuale

ELAN è la protagonista della cover del numero 58 di S News, una cover tutta italiana e molto al femminile.
Orgogliosamente, infatti, Cristiano Montesi, Amministratore Delegato ELAN, sottolinea come il 50% dei suoi collaboratori sia rappresentato da donne.
E questo non è il solo motivo per cui Montesi può essere orgoglioso della ELAN che da anni amministra.
Come traspare dalla cristallina e briosa story che segue, molte sono le soddisfazioni che l’azienda sta dando alle donne e agli uomini che ogni giorno contribuiscono alla crescita di ELAN, risultato di impegno, competenza e passione, come ben si capisce dalle parole e dalla lungimiranza di Montesi.
Buona lettura!
Forte e costante l’impegno di ELAN sul fronte della formazione normativa e tecnica. Perché una tale scelta e quali i risultati?
Le normative sono in continua evoluzione e richiedono un costante sviluppo di prodotti innovativi, ricercando materiali sempre più performanti. ELAN sta investendo molto nella ricerca e nello sviluppo di nuovi materiali da utilizzare per la costruzione dei cavi. Normative sempre più stringenti che richiedono prestazioni sempre più elevate dei cavi, anche sotto l’aspetto della reazione al fuoco, ci costringono a prestare molta attenzione nella ricerca di fornitori affidabili e all’avanguardia. Anche i tests di conformità che ELAN effettua sui propri prodotti sono affidati a laboratori certificati esterni, che garantiscono una continuità della qualità dei prodotti immessi nel mercato. Gli installatori possono quindi stare tranquilli: i prodotti ELAN rispondono a tutte le normative vigenti.
ELAN si sta impegnando molto, da qualche anno a questa parte, anche nella divulgazione delle normative tecniche. Con il Focus Tour, insieme a Inim e Paso e con la collaborazione dell’Ing. Cancelliere del Corpo dei Vigili del Fuoco, di Assosicurezza ed S News, viaggiamo in tutta Italia organizzando giornate di formazione e rilasciando crediti professionali formativi. Questo per far sì che tutti gli operatori del settore possano avere una formazione a 360 gradi su normative, leggi e responsabilità delle parti coinvolte.
Oggi si sta attraversando un periodo particolarmente difficile, per quanto riguarda la disponibilità di materie prime. Questo però non deve farci abbassare la guardia: la scelta dei materiali per la produzione deve avvenire sempre tenendo conto delle normative in vigore.
Quali quindi le soluzioni ELAN messe in campo, nonostante questo anno e mezzo di pandemia?
ELAN non si è mai fermata, a parte qualche giorno dovuto al primo lockdown generale. Si è detto molte volte “tutto non è più come prima”: per questo ci siamo messi subito in moto, nonostante il nostro modello di business non sia cambiato. ELAN non utilizzava agenti commerciali già da prima, quindi per noi è stato tutto più facile. Visitare i clienti fisicamente non ha mai fatto parte del nostro modello commerciale, quindi abbiamo semplicemente intensificato la vicinanza virtuale con i clienti.
Quando tutto si è fermato siamo andati incontro ai nostri clienti fidati, sia con i pagamenti che con le forniture. Abbiamo immediatamente capito che tanti avrebbero potuto avere bisogno di un supporto e noi glielo abbiamo assicurato. D’altro canto non abbiamo lasciato indietro i nostri fornitori, onorando tutti i nostri impegni. Questo è segno di stabilità aziendale e vicinanza ai clienti ed ai fornitori.
Poi abbiamo spostato l’attenzione sulla formazione online: il Focus Tour è continuato con i webinars e il contatto con progettisti e professionisti non è mai cessato. Ora stiamo raccogliendo i benefici di un anno e mezzo speso ad alimentare comunque il mercato con informazioni, formazioni e vicinanza ai clienti.
I prodotti ELAN sono sempre più apprezzati: il nostro cavo allarme e il nostro cavo antincendio, rispondente a tutte le normative vigenti, sono i nostri fiori all’occhiello. Senza poi parlare delle nostre batterie BIGBAT, in grado di competere egregiamente con i grandi del settore batterie.
ELAN infatti non è solo cavi. Sul fronte batterie, quali le novità?
Le batterie al piombo e al litio rappresentano il 30% del nostro fatturato. Quindi una fetta importante. Stiamo cercando di capire se l’introduzione di nuove tecnologie, tipo il LiFePO2, possano essere adatte e recepite dal mercato. Anche in questo caso il nostro R&D non si ferma al mantenimento delle tecnologie esistenti, ma cerca di guardare oltre. L’individuazione del prodotto giusto per la giusta tecnologia è fondamentale per anticipare i tempi. C’è ancora tanta strada da fare, ma siamo sulla giusta direzione.
La batteria al piombo è una tecnologia oramai satura e alquanto datata, senza poi considerare i costi ambientali di recupero dei materiali. Fare un salto in avanti sta diventando sempre più necessario e questo dovrà essere coordinato con i produttori di centrali e sistemi di sicurezza.
Il nostro marchio BIGBAT è oramai presente sul mercato da 20 anni. Ogni anno vendiamo circa 1 milione di batterie a marchio BIGBAT e la risposta del mercato è molto soddisfacente. L’affidabilità è oramai un dato di fatto.
La vostra vocazione all’export ha dato grandi risultati anche in questo periodo storico, segnato dall’emergenza sanitaria. Quali i vostri assi nella manica?
Dipendendo dal mercato domestico, l’Italia, per solo il 55% del nostro fatturato, siamo stati in grado di concentrarci verso altri mercati. Ci ha aiutato il fatto che i mercati esteri si sono fermati con i vari lockdowns in momenti diversi: questo ci ha permesso di non fermarci mai.
Quando tanti altri concorrenti si sono fermati, noi eravamo lì a supportare anche clienti che non sentivamo più da tanto tempo, oppure distributori che sapevamo distribuire altri marchi.
Godendo oramai di una reputazione valida nel settore sicurezza a livello internazionale molti che soffrivano, e soffrono tutt’oggi data la carenza di materie prime, si sono rivolti ad ELAN, permettendoci di mitigare la perdita del mercato domestico, che si è fermato per un periodo molto lungo.
Quindi i nostri assi nella manica sono gli stessi: disponibilità dei prodotti a magazzino, velocità nelle spedizioni e cura del cliente.
Grazie a questo oggi siamo a livelli superiori del pre-Covid. Se sommiamo a tutto questo l’avvento imminente del PNRR che concentrerà l’attenzione su infrastrutture ed efficientamento energetico, siamo certi che il trend di crescita sarà confermato per i prossimi 2 o 3 anni.
Sarete nuovamente protagonisti a Fiera Sicurezza quest’anno?
Sicuramente. La presenza di ELAN a Sicurezza è oramai fissa. A questo punto sarà veramente la prima occasione in Europa di ripartenza delle fiere in presenza.
Molti hanno provato la via delle fiere virtuali, ma sono tutte fallite. Il fascino della fiera in presenza vince ancora: il poter stringere la mano ad un cliente, il poter rivedere un collega di una azienda del settore, il poter sedere e confrontarsi anche con i concorrenti e respirare un’aria diversa da quella dell’ufficio di tutti i giorni sono aspetti insostituibili. Quindi speriamo con tutto il cuore che Sicurezza sia confermata, pur con tutte le precauzioni del caso.
Stiamo anche studiando, insieme ad Inim e Paso, una forma per presentare il Focus Tour a Sicurezza 2021.
Allargando ulteriormente l’orizzonte al settore, quale la sua visione sul fronte dell’evoluzione del mercato e delle tecnologie della sicurezza e, più nello specifico, nel vostro settore dei cavi?
Si dovrà fare molto nella digitalizzazione degli edifici. Questa è la sfida del prossimo decennio. Gli edifici non devono essere solamente dei contenitori di persone, ma devono poter interagire con le persone, migliorando la vita stessa di coloro che negli edifici abitano, lavorano, vivono.
“Smart building” non è solamente chiedere ad Alexa di accendere o spegnere la luce. Molto spesso si confonde la causa con l’effetto, quando si parla di edificio intelligente.
La questione è molto più complessa: l’edificio deve essere progettato per essere “smart”.
Questo implica l’aspetto elettrico, quello della sicurezza, della rivelazione incendi, dell’evacuazione, della climatizzazione e dell’architettura.
Tutti questi aspetti devono essere integrati per permettere all’edificio di adattarsi, a seconda delle necessità delle persone presenti. Questo vuol dire dotare l’edificio di strumenti collegati col mondo esterno. Tutti questi strumenti dovranno per forza di cose essere collegati tra di loro, con dei cavi specifici.
ELAN ha già messo in campo un cavo certificato KNX (Konnex) e classificato CPR Cca,s1a,d0,a1 in grado di supportare i professionisti nella realizzazione di edifici intelligenti.
A breve usciremo anche con cavi dati classificati Cca: questo sempre per dare supporto continuo ai nostri clienti che devono accettare sfide sempre più complesse.
a cura di Monica Bertolo
Cristiano Montesi con il Team ELAN