Nel precedente articolo abbiamo visto come “sentiamo” non solo emozioni, ma molto altro: sensazioni, umori, temperamento, stati d’animo. Si tratta di “compagni” di viaggio delle emozioni, che le influenzano e da cui sono influenzate. Le emozioni, quindi, sono imprescindibilmente in “& Co.” con altri vissuti.
Ora vedremo come “& Co.” accanto a “emozioni” possa assumere anche un secondo significato, pensando al “Co.” come a un’abbreviazione di Corpo: le emozioni e tutta la loro Company nascono e vivono nel corpo. Forse non siamo abituati a pensarla in questo modo, perché siamo soliti vivere più nella testa (pensieri) che nel corpo, ma concretamente si svolge tutto a livello somatico. Si dice che proviamo le emozioni nel cuore, in realtà le proviamo in tutto il corpo e con maggior intensità in alcuni punti del corpo. Incuriosirsi e prendere dimestichezza con questo aspetto corporeo può essere molto utile, come si potrà intuire dalla seguente esercitazione.
Di seguito troverai un elenco di emozioni, sensazioni e stati d’animo. Ripensa a situazioni in cui li hai provati e cerca di ricordare in che punti del corpo hai sentito maggiormente quelle emozioni o sensazioni o stati d’animo. Può essere utile disegnare una sagoma del corpo e indicare in che punti le senti maggiormente.
Le emozioni ci parlano attraverso il corpo, fin da piccoli. Imparare a riconoscere in noi il modo specifico in cui ciascuno di noi vive le emozioni nel corpo, può aiutare a trovare strategie concrete per attraversare tutte le emozioni & Co., senza spaventarsene. Per esempio, possiamo sperimentare movimenti che aiutano a sciogliere le tensioni in quelle parti del corpo, oppure possiamo avere un occhio di riguardo e cura maggiore per quelle parti del corpo.
1. Indica nella sagoma del corpo dove senti quell’emozione, sensazione, stato d’animo (a volte sarà più facile identificare il posto nel corpo, altre volte saranno più aree del corpo coinvolte, altre volte ancora non sapremo dare una risposta e questo potrà essere di stimolo per ascoltare ancora di più i segnali del corpo).
Ecco un elenco delle principali emozioni, sensazioni e stati d’animo. Puoi aggiungere negli spazi mancanti altre emozioni che non hai trovato qui inserite, ma che sai di aver provato.
2. Indica che colore o immagine oppure che sapore o profumo ha ciascuna emozione, sensazione e stato d’animo dell’elenco. Non far riferimento alle metafore standard (per esempio la rabbia è rossa), ma ascolta ciò che è per te. Anche poter concretizzare un’emozione attraverso un colore, un’immagine, un sapore, un profumo o così via ci permette di attraversare meglio le emozioni.
Al termine dell’esercizio forse potrai notare come alcune emozioni si addensino maggiormente in alcune parti del tuo corpo (di cui può essere utile aver particolare cura, anche semplicemente con una carezza accogliente durante il giorno) o come certi colori o immagini o percezioni abbiano il potere di evocare in te sensazioni piacevoli o spiacevoli: sono metafore che puoi imparare a conoscere e utilizzare per lavorare sulle tue emozioni e sviluppare un’efficace regolazione emotiva.
Non preoccuparti se sei riuscito a svolgere solo in parte questi esercizi o li hai trovati difficili: ciò che è davvero utile è avere uno sguardo curioso e non giudicante su ciò che viviamo e testare su di sé diverse modalità – che vanno al di là del semplice “parlare” delle proprie emozioni – che entrano in contatto diretto col corpo e dialogano col nostro profondo in una maniera più intuitiva e creativa, piuttosto che semplicemente logica e razionale. Il nostro profondo così come il corporeo spesso utilizzano un linguaggio analogico, metaforico, a cui accediamo attraverso il cervello intuitivo, che potrà poi dialogare con i ragionamenti razionali, su cui siamo più ferrati perché coltivati fin da piccoli, ma che svuotati della loro connessione con i pensieri più immaginativi, difficilmente potranno essere utili per la vita emotiva e relazionale.
Spero che questa esercitazione possa aver attivato un buon dialogo tra queste due modalità (intuitiva e razionale) nell’affrontare le situazioni connesse a emozioni & Co. e sia di esempio per ricordarsi che alla base di tutto (anche dei processi di apprendimento) c’è il corpo, intriso di sensazioni ed emozioni.
Giulia Cavalli, psicologa psicoterapeuta, psicoanalista,
curatrice della rubrica Ben-Essere al lavoro,
è parte del Comitato Scientifico di S News.