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Esser: la soluzione conforme alla luce del D.M. 18 Ottobre 2019

Esser: la soluzione conforme alla luce del D.M. 18 Ottobre 2019

Esser by Honeywell, Security and Fire, presenta questo interessante approfondimento a cura di Fabio Borghini, Business Development Italy and Iberia, relativo alla Soluzione conforme alla luce del D.M. 18 Ottobre 2019.

Buona lettura!

la Redazione

Il D.M. 18 Ottobre 2019 ha apportato importanti modifiche alloriginale Codice di Prevenzione Incendi D.M. 3 Agosto 2015.

Obiettivo primario del decreto è stato quello di armonizzare il testo originale, con tutte le modifiche apportate nel corso degli anni e rendere il testo coordinato più comprensibile, leggibile e privo di contraddizioni tra le varie sezioni.

Il decreto ha sostituito integralmente:

• La Sezione G (Generalità).
• La Sezione S (Strategia Antincendio).
• La Sezione V (Regole tecniche verticali) nelle sottosezioni:

  • V.1 (Aree a rischio specifico);
  • V.2 (Aree a rischio per atmosfere esplosive);
  • V.3 (Vani degli ascensori).

Tra le variazioni apportate, il nuovo D.M. ha introdotto una sostanziale modifica per il progettista che decide di realizzare un progetto di rivelazione incendio, secondo la “soluzione conforme”.

Secondo quanto riportato nella sezione G (Generalità) la soluzione conforme viene definita come segue:

“Soluzione progettuale di immediata applicazione nei casi specificati, che garantisce il raggiungimento del collegato livello di prestazione”.

La definizione è poi coadiuvata dalla nota che “le soluzioni conformi sono soluzioni progettuali prescrittive, che non richiedono ulteriori valutazioni tecniche”.

L’importante novità riguarda la modifica del paragrafo S.7.5 che, al punto 2, riporta esplicitamente che i componenti dellimpianto di rivelazione incendio, verificati secondo EN 54-13, sono considerati soluzione conforme.

Realizzare un sistema conforme alla normativa EN 54-13 (Valutazione della compatibilità dei componenti di un sistema), assicura che i vari componenti interconnessi siano tra loro elettricamente compatibili e, al contempo, rispettano le normative vigenti.

Il progettista, quindi non deve fare ulteriori valutazioni e, soprattutto, non si espone a responsabilità che, in parte, non sono di propria competenza.

Gli impianti di rivelazione incendio ESSER dispongono di certificazione EN 54-13 ed assicurano una perfetta e corretta interoperabilità dei componenti.

Le certificazioni, riportano tutti i codici prodotto che, mediante test svolti dagli enti preposti, possono essere collegati alle centrali di rivelazione incendio ESSER.

Per ogni codice prodotto presente nella certificazione EN 54-13 viene riportato sia il codice commerciale, che il codice univoco di riferimento, nonché il numero di certificazione del prodotto stesso. La tripla associazione permette di identificare univocamente il prodotto e tutto ciò che fa parte di esso.

La certificazione, infatti, deve far riferimento non solo alla parte meccanica, ma anche al materiale accessorio quale:

test report emessi;
• documenti di prodotto (esempio: manuale di installazione o di programmazione);
• elenco componenti utilizzati e relativi schemi elettrici;
• schemi di montaggio;
• disegni tecnici;
• eventuali strumenti necessari per il dimensionamento del prodotto/sistema.

Ogni documento sopra riportato è accompagnato da uno specifico numero, che identifica in modo univoco il documento fornito dal produttore all’ente certificatore.

In conclusione, realizzare un sistema di rivelazione incendio secondo la normativa EN 54-13 porta indubbi vantaggi alle diverse figure professionali interessate:

1. Al progettista: allegare alla documentazione di progetto la certificazione EN 54-13 rende il progetto più facilmente leggibile e meno esposto a contestazioni. L’eventuale iter di approvazione risulta più veloce.
2. Al responsabile dellattività: a livello funzionale, la certificazione EN 54-13 assicura una maggiore affidabilità del sistema, con riduzione dei rischi di falsi allarmi e tempi di intervento, in linea con quanto previsto.
3. Allinstallatore/manutentore: la programmazione dell’impianto risulta priva di particolari difficoltà e/o rischi di incompatibilità, in quanto l’interoperabilità dei vari sistemi è stata preventivamente testata e certificata. 

Alla luce di quanto descritto, si comprende limportanza di rispettare la norma UNI EN 54-13. Pur essendo una norma e di fatto volontaria, risulta obbligatoria se, in fase progettuale, si decide di seguire il metodo di progettazione con soluzione conforme.

Ciò perché richiamato in un Decreto Ministeriale della Repubblica Italiana, che risulta essere cogente.

di Fabio Borghini, ESSER Business Development Italy and Iberia
Honeywell, Security and Fire

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