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Fondazione Enzo Hruby: i giovani e la protezione del patrimonio culturale

Fondazione Enzo Hruby: i giovani e la protezione del patrimonio culturale

Si terrà martedì 14 marzo, con inizio alle ore 10:00, presso l'Auditorium di Palazzo Rosso di Genova, l'iniziativa della Fondazione Hruby che coinvolge gli istituti scolastici genovesi.

“Conosciamo davvero, come cittadini, il valore dei nostri beni culturali? E cosa facciamo per proteggerli e trasmettere l’importanza della loro tutela alle nuove generazioni?”

Questi i quesiti dai quali parte la Fondazione Enzo Hruby, da anni impegnata per sostenere la protezione del patrimonio culturale italiano contro furti, sottrazioni e vandalismi, che ha dato il via ad un progetto che si propone di stimolare una corretta riflessione sul tema.

L’iniziativa è articolata in un ciclo di incontri rivolto alle ultime classi delle scuole superiori e agli studenti universitari per trasmettere ai giovani il valore del patrimonio culturale italiano – un valore storico, artistico, estetico ed economico – e l’importanza della sua protezione attraverso le tecnologie di sicurezza più moderne e appropriate.

Nell’ambito di questo progetto si svolge l’incontro del 14 marzo, organizzato in collaborazione con il Comune di Genova, con la partecipazione di numerosi istituti scolastici del territorio.
Intervengono Carla Sibilla, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Genova, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Alessandra Cabella, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona – Ufficio Sequestri e Rapporti con Forze dell'Ordine, e il Magg. Antonio Quarta, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova. Modera i lavori Armando Torno, editorialista del “Sole 24 Ore”.

Sede dell’incontro è Palazzo Rosso, simbolo per eccellenza del patrimonio storico-artistico genovese e parte del progetto pluriennale sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby in collaborazione con il Comune di Genova per l’adeguamento dei sistemi di sicurezza presenti nei Musei di Strada Nuova.

Durante l’incontro viene offerto in omaggio ai partecipanti il volume ‘Un capolavoro chiamato Italia. Racconto a più voci di un patrimonio da tutelare, proteggere e valorizzare’, pubblicato dalla Fondazione Enzo Hruby.
“Questo convegno rappresenta una nuova occasione di collaborazione tra Amministrazione comunale e Fondazione Enzo Hruby – dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla – Un rapporto dunque che si consolida e che ha già dato ottimi risultati con la dotazione di impianti di vigilanza per la Lanterna, uno dei simboli della nostra città, e per i tanti tesori conservati all’interno dei Musei di Strada Nuova.

Il Comune è sempre pronto e attivo nello stimolare e mettersi a disposizione di collaborazioni pubblico-privato che possano apportare benefici alla città, ai cittadini ed in questo caso agli studenti. Farlo con soggetti prestigiosi come la Fondazione Hruby rappresenta per noi un valore aggiunto”.
“Il nostro augurio – dichiara Carlo Hruby – è che i giovani coinvolti in questa iniziativa possano comprendere l’essenza del patrimonio culturale italiano, il loro ruolo di custodi e il senso più profondo del legame che esiste tra protezione e valorizzazione. Soprattutto intendiamo sottolineare che il patrimonio culturale non è un concetto astratto ma fa parte del nostro vissuto quotidiano e rappresenta il più grande tesoro delle nostre città e dell’Italia intera.

Proteggere questo patrimonio inestimabile contro i furti, le sottrazioni, i vandalismi e i danni accidentali attraverso le più moderne e avanzate tecnologie di sicurezza è fondamentale per renderlo fruibile e per tramandarlo nel tempo. Da questo punto di vista siamo avvantaggiati dal fatto che è semplice far comprendere ai giovani l’evoluzione delle tecnologie di sicurezza perché è molto simile a quella che è avvenuta nel mondo dell’informatica e dell’elettronica di consumo con cui hanno una grande familiarità. Questo progetto acquista un valore e una forza ancora maggiore grazie alla collaborazione di una città come Genova che ancora una volta si dimostra attenta e sensibile verso i temi della protezione e della tutela del patrimonio culturale italiano”.

L'ingresso è libero, sino ad esaurimento dei posti disponibili.

la Redazione

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