Fondazione Hruby : Un capolavoro chiamato Italia e Premio H d’oro 2014
Oggi, venerdì 28 Novembre, alle ore 14:30, a Roma, nella Sala della Crociera del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Un capolavoro chiamato Italia. Racconto a più voci di un patrimonio da tutelare, proteggere e valorizzare viene presentato da Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, insieme ad Armando Torno, editorialista del “Corriere della Sera”.
Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Giovanni Nistri, Direttore Generale del Grande Progetto Pompei, Armando Peres, Presidente del Comitato Turismo OCSE, Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, e Francesco Rutelli, Presidente dell’Associazione Priorità Cultura. Modera l’incontro Pier Luigi Vercesi, Direttore di Sette del Corriere della Sera.
Durante l’evento si svolgerà anche la cerimonia di consegna del Premio H d’oro 2014, il riconoscimento che ogni anno la Fondazione Enzo Hruby conferisce alle aziende che si sono distinte per le migliori realizzazioni di sistemi di sicurezza.
Un capolavoro chiamato Italia è la nuova importante iniziativa editoriale della Fondazione Enzo Hruby che entra nel vivo delle esigenze di tutela e di valorizzazione dei beni culturali e delle soluzioni tecnologiche oggi disponibili attraverso i contributi, le proposte e le testimonianze di oltre 30 dei più autorevoli esponenti del panorama culturale italiano.
Come sottolinea la Fondazione, da Nord a Sud il patrimonio culturale del nostro Paese è così vasto, diffuso e armoniosamente integrato con il paesaggio e con le tradizioni locali da rendere l’Italia stessa, nella sua interezza, un capolavoro amato in tutto il mondo e capace di attirare ogni anno milioni di turisti.
Oggi questo patrimonio straordinario è anche al centro di una profonda riflessione sul ruolo che la sua valorizzazione potrebbe giocare nell’ambito della tanto auspicata ripresa economica del nostro Paese. Perché questo accada, evidenzia la Fondazione, è tuttavia necessario che i beni che lo compongono siano per prima cosa adeguatamente protetti contro i furti, le sottrazioni, gli atti di vandalismo, i danni accidentali e tutti i tipi di rischio ai quali sono quotidianamente esposti. La protezione rappresenta infatti la prima forma di tutela e il presupposto indispensabile per ogni altra attività legata ai beni culturali, dalla conservazione al restauro, fino alla valorizzazione. Come coniugare dunque le esigenze di protezione con le opportunità di valorizzazione? E quale ruolo possono avere le tecnologie di sicurezza?
Questi i temi affrontati nella nuova iniziativa editoriale, afferma la Fondazione Enzo Hruby, destinata a rappresentare, per la prima volta, un vero punto di incontro tra gli operatori della sicurezza e dei beni culturali. Un volume che è “un viaggio dall’eterna questione di Venezia all’eccellenza dei Musei Vaticani, dalla sfida per un rilancio di Pompei al rinnovamento del museo egizio: un racconto corale delle nostre più grandi realtà culturali che solleva il sipario su vizi e virtù di un patrimonio che rende l’Italia il Paese più bello del mondo”.
L’evento è stato insignito della “Medaglia del Presidente della Repubblica”.
la Redazione