GSG e l’Identità nuovo perimetro della sicurezza: grande riscontro
GSG International recentemente ha riscosso un’ulteriore forte affermazione, grazie all'evento organizzato a Milano il 6 giugno, presso l’hotel Michelangelo, dedicato ai propri clienti installatori, system integrators e consulenti.
“La giornata di formazione tecnico commerciale sulle tecnologie innovative proposte da GSG – sottolineano dagli headquarters milanesi dell’azienda – hanno avuto come filo conduttore il paradigma dell’Identità come nuovo perimetro della sicurezza. Sono stati infatti trattati ed approfonditi i temi relativi, al Face Recognition, alla lettura targhe automatica, alla cybersecurity”.
Inoltre, “la presenza di relatori rappresentanti dei marchi distribuiti da GSG International – proseguono – ha dato una qualità ancora maggiore alle presentazioni, perché ha permesso un confronto diretto ed uno scambio interattivo, non solo relativo alle tecnologie ma anche alle loro innovative possibilità applicative, nei vari campi e per differenti finalità”.
Dopo l’introduzione di Ludovico Paveri Fontana, CEO di GSG International, si sono susseguiti nella mattinata gli interventi di Barox, di Microsoft con Simone Peruzzi, di Euklis con Antonmarco Catania, di HID con Paolo Castiglioni e di ARH con Peter Kiss.
Al pomeriggio è stata la volta di KBC con Craig Kennedy e di Genetec con Rafael Martin.
Durante i coffee breaks ed il lunch, nello spazio demo gli ospiti hanno potuto toccare con mano la piattaforma Euklis Fare, nonché i lettori targhe di ARH, gli switches “made for video” di Barox, il sistema Thrulink di KBC ed il Security Center di Genetec.
Alto quindi l’interesse per questo nuovo approccio alla security. “L’Identity – specifica Antonmarco Catania, Presidente GSG International – è il nuovo perimetro della sicurezza e sottolineo, inoltre, che il riconoscimento facciale è certamente una delle più importanti innovazioni tecnologiche oggi disponibili sul mercato, con un impatto importante nella diminuzione del Rischio Residuo, quando si intende rendere più sicuro l’accesso ad una infrastruttura critica o ad un sito industriale. Senza parlare, ovviamente, delle applicazioni nel contrasto ai furbetti del cartellino”.
la Redazione