Hikvision: “un’azienda privata che si occupa di sicurezza”
(n.d.r.) Alessandro Bolzan, General Manager Hikvision Italy, ha redatto la seguente “lettera aperta”, che integralmente pubblichiamo.
“Di recente la stampa estera si è focalizzata a più riprese sulla natura societaria di Hikvision, riportando dati che potrebbero ingenerare confusione. Cogliamo quindi questo interessante assist per raccontare al mondo, con trasparenza, serietà e pragmatismo, la realtà Hikvision: come opera, quali valori e obiettivi persegue, come è composta e come si finanzia.
Hikvision è una società privata quotata in borsa
Hikvision è una public-traded company, ossia un'impresa privata quotata in borsa. Ed è, com'è noto, una società cinese. In Cina le imprese private che mostrano il maggior potenziale di sviluppo o che seguono settori particolarmente delicati sono spesso oggetto di investimenti ad opera di capitale statale. Fatto peraltro consueto anche in Occidente, dove è comune che imprese dedicate a settori sensibili, o volte alla protezione di valori fondanti per la società, vengano partecipate anche dai governi. Hangzhou Hikvision Digital Technology Co., Ltd. è una società per azioni quotata in borsa e presenta una struttura proprietaria complessa, composta da un insieme eterogeneo di soggetti pubblici e privati.
Al 30 giugno 2016, il 41.88% delle azioni di Hikvision era di proprietà congiunta della China Electronics Technology HIK Group Co., Ltd. (CETHIK) e dell’Istituto di Ricerca CETC No. 52; entrambi facenti parte di CETC, un’impresa di proprietà statale. Il 18.28% è di proprietà di Mr. Kung Hung Ka (residente ad Hong Kong); l’8.48% è posseduto dai fondatori e dirigenti della società ed il restante 31.36% è di proprietà di investitori A-share; investitori istituzionali internazionali quali UBS AG e JP Morgan (che sono tra i primi 10 azionisti di Hikvision). Hikvision si configura quindi come un'impresa privata quotata in borsa.
Non ha natura, né struttura, né finalità di tipo governativo, né è controllata dal governo cinese, poiché la partecipazione di capitale pubblico – peraltro esercitata in forma indiretta, tramite due imprese intermediarie – si configura in percentuale inferiore al 42%.
Hikvision si finanzia come qualunque altra impresa
Come tutte le imprese private, Hikvision si finanzia con un mix di capitale, crediti bancari, IPO, titoli. La China Development Bank ha assicurato un credito a favore di Hikvision per 3,1 miliardi di dollari destinati a realizzare nuovi investimenti, progetti di espansione all'estero, apertura di nuove filiali e di nuovi mercati geografici e tecnologici. Non si tratta ovviamente di un finanziamento a fondo perduto (cioè volto a ripianare perdite o destinato alla vendita di sistemi al di sotto dei prezzi di mercato), ma di un comune prestito bancario, che dovrà essere restituito con gli interessi.
L'ultimo bilancio di Hikvision evidenzia peraltro un 21,7% di utile: con simili standard di profitto, sarebbe davvero arduo ipotizzare che Hikvision possa caldeggiare politiche di svendita o di rivendita di prodotti a prezzi inferiori al costo. Hikvision, infine, come scelta etica e di rispetto verso i propri partner, condanna fermamente l'utilizzo di canali distributivi low cost non professionali, come i circuiti di e-commerce.
Hikvision produce sistemi di sicurezza
Unica e ambiziosa mission di Hikvision è quella di salvaguardare la vita delle persone, le loro proprietà, gli asset aziendali, le opere d'arte e dell'ingegno, la memoria e la salute attraverso la produzione di prodotti, sistemi e soluzioni in grado di fornire sicurezza. Qualunque altra finalità le venga attribuita, diretta o mediata, è del tutto priva di fondamento.
E' da respingere quindi in maniera assoluta ogni insinuazione, come quella (totalmente infondata e già più volte smentita) avanzata dal leader di Genetec, che i prodotti Hikvision possano consentire al governo cinese o a chicchessia l'accesso al materiale video acquisito a scopi di spionaggio.
Hikvision ha venduto decine di milioni di dispositivi collegati in rete, telecamere IP e NVR e non c'è una sola evidenza al mondo del fatto che mai sia stato consentito questo genere di accesso. Ogni modifica ad un dispositivo di bordo, ad esempio una telecamera, verrebbe peraltro immediatamente rilevata dai dispositivi di rete e dalle piattaforme di sicurezza. E soprattutto: la cyber security è in cima alle priorità di Hikvision”.
Alessandro Bolzan,
General Manager Hikvision Italy