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I giovani e la protezione dei beni culturali

I giovani e la protezione dei beni culturali

La Fondazione Enzo Hruby ha dato vita ad  un ciclo di incontri rivolto alle ultime classi dei licei e agli studenti universitari volto a sensibilizzare i giovani sull’importanza della protezione dei beni culturali contro i numerosi rischi connessi agli episodi criminosi, in particolare furti, sottrazioni e atti di vandalismo.

Nell’ambito di questa iniziativa, si svolge l’incontro del 27 aprile al Teatro Niccolini di Firenze, organizzato dalla Fondazione Hruby in collaborazione con il Comune di Firenze e la Città Metropolitana, con il coinvolgimento di numerosi istituti scolastici toscani.

Intervengono l’onorevole Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Cristina Giachi, Vicesindaca e Assessora all’Educazione del Comune di Firenze, Giampiero Mongatti, Consigliere della Città Metropolitana, Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Armando Torno, editorialista del Sole 24 Ore, Mauro Pagliai, proprietario del Teatro Niccolini e artefice della sua rinascita, ed Eike Schmidt, Direttore della Galleria degli Uffizi.

Il Teatro Niccolini, luogo scelto per l’incontro, rappresenta un esempio di collaborazione tra pubblico e privato per il recupero di un bene che è patrimonio della città e dell’Italia intera, per il quale la Fondazione Enzo Hruby ha sostenuto la protezione attraverso le più avanzate tecnologie di sicurezza in occasione della recente ristrutturazione
Durante l’incontro verrà offerto in omaggio ai partecipanti il volume ‘Un capolavoro chiamato Italia. Racconto a più voci di un patrimonio da tutelare, proteggere e valorizzare’, pubblicato dalla Fondazione Enzo Hruby.

«Con questo progetto rivolto ai giovani – dichiara Carlo Hruby  – intendiamo far loro comprendere che il patrimonio storico e artistico italiano non è un concetto astratto ma fa parte del nostro vissuto quotidiano e rappresenta il più grande tesoro delle nostre città e dell’Italia intera. Proteggere i nostri beni culturali contro i furti, le sottrazioni e i vandalismi è fondamentale per renderli fruibili e per tramandarli nel tempo in tutta la loro bellezza e integrità. Il nostro auspicio è che i ragazzi coinvolti in questa iniziativa possano quindi comprendere l’essenza del patrimonio culturale italiano, il loro ruolo di custodi e il senso più profondo del legame tra protezione e valorizzazione come  momenti fondamentali e indissolubili in cui si attua la tutela dei nostri inestimabili beni».

«Il modo più efficace per tutelare il nostro patrimonio storico e artistico – sottolinea la Vicesindaca Giachi – non è solo perseguire chi vi attenta quotidianamente, ma creare una coscienza del valore che ha questo patrimonio, disseminato ovunque attorno a noi. E questo progetto della Fondazione Hruby guarda lontano. Al futuro, cioè, e a chi ne sarà protagonista. Alle giovani generazioni, dunque, che devono riappropriarsi della bellezza che li circonda».

«C'è chi ha detto impropriamente che con la cultura non si mangia – osserva Giampiero Mongatti – la storia del nostro territorio, la sua bellezza e l'attrazione che essa esercita nell'immaginario del pianeta, dice proprio il contrario. La valorizzazione del patrimonio culturale è peraltro uno stimolo a lavorare, come altri hanno fatto di secolo in secolo, per trasmettere la bellezza che dura e un sapere che cresce e fa crescere».

L’ingresso è libero, sino ad esaurimento dei posti disponibili.


la Redazione

 

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