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I Musei di Strada Nuova di Genova in sicurezza

I Musei di Strada Nuova di Genova in sicurezza

La prima fase del progetto, destinata alla protezione di Palazzo Tursi e di Sala Paganini, che custodisce al suo interno il celebre violino “Cannone” di Niccolò Paganini, è stata portata a termine, a meno di due mesi dalla delibera della collaborazione pluriennale che vede impegnata la Fondazione Enzo Hruby insieme al Comune di Genova, per l’aggiornamento dei sistemi di sicurezza dei Musei di Strada Nuova.

Il progetto di grande rilievo è stato inaugurato mercoledì 22 giugno a Palazzo Tursi da Carla Sibilla, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Genova, da Guido Gandino, Direttore Direzione Cultura del Comune di Genova, e da Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby.

L’intervento, interamente sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby, si è concretizzato nella completa sostituzione dell’impianto di videosorveglianza oramai obsoleto esistente a Palazzo Tursi con un sistema Over IP all’avanguardia e con nuove strutture di rete.

LA SOLUZIONE
L’utilizzo di telecamere IP ad alta definizione dotate di illuminatori a raggi infrarossi permette di ottenere immagini estremamente nitide in qualsiasi condizione di luminosità all’interno delle sale.

Nella Sala Paganini le telecamere installate sono anche dotate di ottica varifocale motorizzata con gestione da remoto della messa a fuoco.
Questo permette di ottenere una gestione ottimale e veloce anche in caso di manutenzione del sistema.
La tecnologia Over IP di ultima generazione utilizzata offre la possibilità di implementare nel sistema algoritmi di analisi video evoluti, atti a controllare sia attività anomale, come intrusioni ed effrazioni, sia a dotare il complesso museale di strumenti utili per la gestione dei flussi dei visitatori e per il controllo della loro sicurezza.

Il nuovo sistema è inoltre predisposto per rendere possibile, a completamento dell’intero progetto destinato ai Musei di Strada Nuova, la centralizzazione di tutti gli impianti in un unico punto di controllo, rendendo estremamente semplice e pratica la loro gestione.
Per la realizzazione dell’intervento la Fondazione Enzo Hruby ha incaricato la società Umbra Control di Perugia, azienda Amica della Fondazione.

I BENEFICI
“Con questo progetto – ha sottolineato  l’assessore alla cultura e al turismo Carla Sibilla – si consolida il rapporto tra Amministrazione comunale e Fondazione Enzo Hruby che ha già dato ottimi risultati per la messa in sicurezza della Lanterna, uno dei simboli della nostra Città. Ora, con la decisione di avvalerci di questa preziosa collaborazione, vigileremo con un occhio ancor più attento sui tanti tesori conservati all’interno dei Musei di Strada Nuova. Nel ringraziare la Fondazione mi piace sottolineare – conclude Sibilla – quanto la sinergia tra pubblico e privato, che stiamo sperimentando anche in questa occasione, costituisca un sicuro elemento di sviluppo per la cultura nella nostra Città”.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – è offrire adeguata sicurezza e piena accessibilità ai Musei di Strada Nuova e al tempo stesso realizzare un modello di riferimento per la protezione in ambito museale. A meno di due mesi dall’annuncio del progetto, abbiamo la soddisfazione di vedere compiuto il primo intervento, destinato a Palazzo Tursi e a Sala Paganini. Un progetto eccellente, che si caratterizza per l’impiego delle più avanzate tecnologie di videosorveglianza oggi disponibili a livello mondiale e come esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Ci auguriamo che questo intervento possa servire come modello per altre realtà analoghe presenti in Italia e a sensibilizzare altre pubbliche amministrazioni verso il tema della sicurezza del nostro inestimabile patrimonio culturale”.

LA SALA PAGANINI E IL “CANNONE” DI NICCOLÒ PAGANINI
Sala Paganini fa parte del percorso espositivo dei Musei di Strada Nuova e ospita, a Palazzo Tursi, il violino del grande virtuoso noto come il ‘Cannone’. Lo strumento è uno dei più grandi capola-vori della liuteria cremonese e, per ragioni di conservazione, non viene suonato frequentemente. Sul suo stato di salute vigila il Comune di Genova con una commissione di esperti. Tornerà a suonare al Teatro Carlo Felice di Genova il prossimo 27 ottobre, in occasione del concerto organizzato dalla Fondazione Enzo Hruby insieme al Comune di Genova. Il concerto è inserito nella stagione sinfonica dello storico teatro genovese e verrà eseguito dalla violinista Anastasiya Petryshak accompagnata dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta dal Maestro Andrea Battistoni.

la Redazione
 

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