Iaconis : le rapine diminuite di oltre il 50%
S News a “Banche e Sicurezza” incontra Marco Iaconis, Coordinatore Ossif.
Quest’anno, per la prima volta, “Banche e Sicurezza” si tiene a Milano. Quali i motivi di questa scelta?
Sì, è la prima edizione che facciamo a Milano, dopo undici edizioni romane. In effetti, ascoltando le indicazioni ed i suggerimenti che arrivano dalle tante communities della sicurezza presenti in ABI, abbiamo voluto realizzare questa edizione 2014 a Milano, con tante novità, non soltanto a livello di sede, ma anche per tutta una serie di maggiori approfondimenti, nonché per un maggior numero di sessioni parallele: dalla gestione del contante, agli impatti relativi alla circolare di Banca d’Italia, al rischio informatico.
É stato poi presentato il nuovo sistema pubblico di prevenzione delle frodi, che ha realizzato il MEF, che sarà operativo nei prossimi mesi.
Nella plenaria, c’è stata invece l’occasione per dare la dimensione dei vari fenomeni criminosi: dalle rapine, ai furti agli ATM, alle frodi e quindi tutti gli operatori sono stati allineati sull’evoluzione dei vari fenomeni criminosi.
Quali i dati più recenti e più importanti?
Partiamo dalle rapine, che è sempre stato il fenomeno che ha più preoccupato per il potenziale coinvolgimento dei dipendenti e della clientela. Qui segnaliamo un dato molto confortante: nei primi tre mesi del 2014, la diminuzione è superiore al 50%, e questo chiaramente si deve ai tanti investimenti che negli anni hanno fatto le banche in sistemi di sicurezza, ma anche al rapporto sempre più stretto di collaborazione tra le banche e le forze dell’ordine, attraverso i protocolli che ABI promuove insieme alle prefetture. Proprio nella sessione plenaria di questa mattina, c’è stato il rinnovo del protocollo anticrimine tra l’ABI e la prefettura di Milano.
Pubblico e Privato, sempre più sinergia, sempre più integrazione, quindi?
La partnership pubblico/privato è diventata la base di una politica efficace ed efficiente di sicurezza: i protocolli ne sono testimonianza. I protocolli poi non sono un’astratta dichiarazione di intenti, ma diventano procedure operative, che le banche adottano per alzare i livelli di protezione, quindi per mettere nelle migliori condizioni i dipendenti e la clientela, e più in generale dare il senso della sicurezza a tutta la comunità.
a cura di Monica Bertolo
Nel seguente video l'intervista a Marco Iaconis.