ICT : un mercato maturo e pronto ad agganciare la crescita

In attesa della seconda edizione del Rapporto Clusit 2014, che sarà presentata al Security Summit di Verona il 2 ottobre, e che vede S News media partner, presentiamo l'analisi dei dati relativi all'attuale Rapporto 2014.
Nonostante i venti di crisi, il mercato della sicurezza ICT conferma anche per il 2013 un trend, seppure timido, di crescita, confermando il dato che abbiamo registrato fin dalla prima edizione del Rapporto CLUSIT.
In particolare, per quando riguarda il 2013, i fornitori hanno pressoché confermato i dati previsionali forniti nel precedente Rapporto, con una lieve preponderanza di coloro i quali hanno rilevato una crescita (42%), rispetto alle aziende che hanno riscontrato un mercato stazionario rispetto all’anno precedente (40%).
Le aziende utenti della sicurezza, al contrario, rilevano un dato diverso da quello delle previsioni (nell’immagine, identificate con una linea tratteggiata): è minore il numero di aziende che dichiara di aver ridotto gli investimenti nella security rispetto al 2012, ma cresce in modo rilevante il dato delle aziende che non hanno variato il budget rispetto all’anno precedente. Sempre rispetto alle previsioni del precedente Rapporto CLUSIT per il 2013, si riduce al 27% circa il numero delle aziende utenti che dichiarano di aver aumentato i propri investimenti.
Relativamente al 2014, il primo dato che leggiamo con interesse è la scomparsa, dal nostro campione, di aziende che intendono ridurre i propri investimenti per la sicurezza ICT! Lo stesso campione conferma infatti, per il 2014, una maggiore tendenza a mantenere inalterato il budget della sicurezza.
Tali risultati (pur previsionali) paiono confermare l’opinione diffusa che il mercato di riferimento della sicurezza ICT abbia ormai raggiunto un adeguato livello di maturità.
Tale mercato, tuttavia, si sta ampliando grazie ad una maggiore ricerca e specializzazione dei fornitori che, complice la crisi, adattano la propria offerta alla pluralità di esigenze delle nicchie di mercato o delle aree geografiche fino a poco tempo fa scarsamente raggiunte. E’ con questa chiave di lettura che possiamo interpretare il numero ancora ampio (quasi il 47%) di aziende utenti che prevedono di aumentare i propri investimenti nel settore, ma soprattutto la proiezione del mercato per il 2014 resa proprio dai fornitori. In questo caso, le previsioni sono nettamente orientate alla crescita, quasi un plebiscito per un valore superiore al 70% degli intervistati! Se il risultato è sorprendente, bisogna comunque sottolineare che, dalla prima edizione del Rapporto CLUSIT, i fornitori hanno prodotto previsioni che nei successivi riscontri si sono sempre rivelate pressoché esatte.
Medie imprese crescono…
A conferma della lettura che abbiamo fornito sui dati relativi alla crescita del mercato prevista nel 2014, abbiamo chiesto ai fornitori di security di indicare, dal loro privilegiato punto di osservazione, la dimensione delle imprese clienti che hanno dimostrato maggiore propensione alla spesa in sicurezza nel 2013. Di nuovo, i fornitori non smentiscono la loro capacità previsionale, confermando in pieno le ipotesi pubblicate nella scorsa edizione del Rapporto CLUSIT: il numero delle “grandi” è pressochè il doppio (62,5%) delle “medie” (32%), dato comunque in crescita (+10% circa) rispetto al 2012, quando il numero relativo alle aziende medie si attestava attorno al 23%.
Per queste, nel 2014 i fornitori prevedono un ulteriore aumento della propensione alla spesa in sicurezza (+10% rispetto al 2013): che sia per effetto di una maggiore penetrazione del mercato degli stessi fornitori e dei relativi prodotti, o di una maggiore consapevolezza delle “medie” imprese, se la previsione del 2014 sarà confermata, si potrà ormai parlare di una tendenza consolidata. Tale tendenza è forse la più rilevante novità di questo anno, poiché attesa da tempo da parte degli osservatori del settore anche a livello internazionale, come dimostrano numerose iniziative condotte a livello europeo per sensibilizzare il settore delle PMI (dove lo stesso CLUSIT ha in più occasioni rappresentato il nostro paese). Tenuto conto che il tessuto delle imprese italiane è, per la maggior parte, costituito da piccole e medie imprese, questa tendenza è inoltre il migliore auspicio sia per la diffusione di una nuova consapevolezza dell’importanza dell’ICT Security, sia per le prospettive e gli spazi che si potrebbero aprire in fase di ripresa del mercato.
Mobilis in mobile
Il carrello della spesa del mercato della sicurezza ICT resta comunque saldamente in mano ai grossi player, almeno secondo la quota dei fornitori del nostro campione. I settori Finance e dell’Energia/Gas/Altri Servizi confermano, se non aumentano, il loro margine tra i settori che più investono nella security, sia nel 2013 che nelle previsioni del 2014, complici anche nuove normative in ambito bancario e le aspettative riposte nella diffusione della SCADA Security.
Rispetto al passato, tuttavia, il 2013 è il primo anno nel quale è possibile osservare cambiamenti significativi nella distribuzione degli investimenti tra gli altri settori: l’immagine che ci viene offerta è quella di uno scenario in rapido mutamento, dove la domanda e l’offerta hanno cambiato gli orientamenti sia rispetto al consolidato degli anni passati, sia rispetto alle previsioni.
Il 2013 è l’ultimo anno in cui le aziende di telecomunicazioni si mantengono sul podio, per collocarsi, nel 2014 in settima posizione tra le aziende che dimostrano la maggiore propensione alla spesa in sicurezza. Il 2013 è stato anche l’anno in cui le aziende utenti nel settore del commercio hanno fatto registrare il migliore risultato dal 2011 (3° posto a pari merito con le Telco), contro le previsioni date dal nostro stesso campione lo scorso anno. Evidentemente tale situazione non è ritenuta strutturale, poiché i fornitori prevedono una nuova flessione nel 2014. Delude il risultato nell’ambito delle società di servizi informatici nel 2013, tendenza confermata per il 2014. Sorprendono il settore Manifatturiero e dei Trasporti, che registrano nel 2013 una propensione alla spesa in sicurezza decisamente più alta rispetto al 2012 e non prevista dal nostro campione nel 2013, in crescita nelle stime del 2014.
Più in generale, questo outlook per settori di attività risulta essere quello che ha disatteso maggiormente le aspettative e che può riservare maggiori sorprese nel futuro: se si considera che per il 2013 nel 42% dei casi i fornitori hanno rilevato un aumento degli investimenti dei propri clienti, come precedentemente osservato, evidentemente abbiamo un’ulteriore conferma che il mercato della sicurezza sta modificando in modo anche sensibile i propri orientamenti. Inoltre, pare dimostrare una sana e buona capacità di adattamento, dal momento che tali orientamenti sono stati evidentemente intercettati dall’offerta. Sarà pertanto interessante verificare, nella prossima indagine, l’effettiva quota di investimenti dei settori attualmente ritenuti meno promettenti o tradizionalmente più “chiusi”, come la sanità, la grande distribuzione e la difesa.
la Redazione