Il bisogno di sicurezza cresce, in casa e fuori.
Milano. Sentirsi sicuri a casa, nei luoghi di vita e di lavoro, passeggiando da soli per strada o frequentando luoghi affollati senza il timore di furti, scippi o rapine, si rivela oggi un problema sentito, prioritario rispetto alle preoccupazioni sul proprio stato di salute e secondo solo rispetto alle ansie dovute alla crisi economica.
Questi sono alcuni degli aspetti che emergono dalla ricerca di Ipsos Italia, presentata ieri 24 settembre a Palazzo Giureconsulti, commissionata da Sicurezza, la manifestazione dedicata agli operatori del settore security e antincendio, che si terrà dal 3 al 5 novembre prossimi a Fiera Milano, alla quale saranno protagonisti i sistemi tecnologici utili a prevenire e ad individuare ogni genere di rischio.
“Le tecnologie per la sicurezza nascono da imprese protagoniste di un mercato vario e vitale, che anche nel recente periodo di crisi economica ha continuato a puntare su ricerca e sviluppo, con numerose realtà italiane considerate eccellenze a livello internazionale, cui si affiancano multinazionali estere di rilievo – afferma Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano. Fiera Sicurezza, da tempo punto di riferimento importante per questo settore, offrirà uno spaccato altamente rappresentativo, proponendo una edizione con un trend di crescita del 10% e il 27% di aziende estere in più, rispetto al 2014. Produttori ai quali vogliamo offrire nuove occasioni di fare affari: per questo abbiamo maggiormente investito sui top buyers stranieri, che quest’anno saranno 150”.
Vediamo quindi in sunto i risultati dell’indagine sulle opinioni degli italiani.
- 1.200 Euro la disponibilità ad investire per proteggere la propria casa
- 3 italiani su 4 possiedono almeno un sistema di sicurezza
- Sicurezza batte privacy; qualità batte convenienza
- Il 75% degli intervistati considera funzionali e affidabili i sistemi gestibili da smartphone
Un tema importante la tutela dei propri beni e di se stessi e un bisogno in crescita, se si pensa che in 11 anni è considerevolmente aumentata la propensione a proteggersi, almeno in casa propria: infatti nel 2004 solo il 56% delle persone possedeva sistemi di sicurezza. Oggi la percentuale è salita al 75%: 3 italiani su 4 ne posseggono almeno uno.
Così, per avere più garanzie di protezione, oggi siamo perfino disposti a rinunciare anche a un po’ della nostra privacy e a investire quasi l’equivalente di un intero stipendio mensile – 1200 Euro – per dotare di sistemi di sicurezza la nostra casa, perché proprio in casa, “rifugio” per eccellenza, solo il 49% degli italiani si sente completamente al sicuro.
Ma è proprio grazie all’adozione di sistemi di sicurezza che gli italiani si sentono più sicuri in casa e fuori. E più avanzate sono le soluzioni adottate, maggiore è la percezione di sicurezza: se fra chi ha adottato sistemi di sicurezza tradizionali si sente molto sicuro il 22%, fra chi è passato a tecnologie più innovative la percentuale sale al 33%.
Per visionare i dati dell’indagine in modo più approfondito, cliccare qui.
‘’Oggi più che mai gli italiani avvertono il bisogno di proteggersi dai rischi di furti e rapine, come si evince dalla ricerca Ipsos, Italy@Risk; sono disposti a sacrificare la propria privacy pur di sentirsi più tutelati in casa e fuori casa grazie alla presenza di sistemi di sicurezza. In effetti il numero di questi reati, secondo la ricerca del sociologo Marzio Barbagli recentemente pubblicata, è drasticamente aumentato dal 2009 ad oggi.
I sistemi di sicurezza tradizionali, di cui dispongono più di due terzi degli italiani, non sono più sufficienti allo stato attuale. Si guarda con un favore crescente ed un maggiore interesse ai sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati, fino ad arrivare a quelli gestiti da remoto, via smartphone o tablet, che offrono soluzioni più affidabili ed immediate’’- afferma Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos Italia.
“La prossima edizione di Sicurezza offrirà – come sottolineano dagli Headquarters di Fiera Milano – un panorama completo delle soluzioni più innovative dirette a offrire protezione a negozi di prossimità e grande distribuzione, banche, uffici, mezzi di trasporto, residenziale (ovvero le nostre case), infrastrutture critiche (cioè quelle più impegnative da proteggere come gli ospedali o le centrali elettriche), i grandi eventi, i luoghi della cultura e dell’arte, fino alle smart cities, ovvero le città gestite attraverso strumenti ad alto tasso di tecnologia”.
E proseguono: “Il settore si muove e Sicurezza si muove con lui: perciò quest’anno la manifestazione, pur continuando a confermarsi principalmente legata alla security e alla prevenzione incendi, propone nuovi focus tematici che caratterizzeranno la sicurezza di domani.
Per questo per la prima volta si darà spazio non solo ai prodotti, ma a soluzioni pensate su misura per specifici ambiti di applicazione, e si strizzerà l’occhio al futuro del comparto, dall’IoT, l’Internet of Things, la realtà dove ogni “cosa”, ogni strumento tecnologico è collegato agli altri via internet per garantire sicurezza e monitoraggio dei processi a livello civile e industriale, ma anche alla progettazione e all’uso dei droni in ambito security, una prospettiva interessante che può trovare importanti applicazioni nella protezione civile e nel controllo di zone sensibili”.
“Sono certo – conclude Peraboni – che Sicurezza si confermerà anche utile luogo di scambio di conoscenze e di formazione, in grado di favorire la collaborazione tra tutti gli attori e le realtà che in Italia operano per farci sentire più sicuri: dai produttori di tecnologie agli installatori, dalla Pubblica Amministrazione alla Pubblica Sicurezza, in un’ottica di intenti comuni e dialogo continuo in grado di creare benessere e sviluppo”.
la Redazione