Il Jobs Act e l’impatto sul settore vigilanza
S News incontra Matteo Balestrero, Presidente ASSIV.
ASSIV ha organizzato un importante convegno sul Jobs Act, che ha visto una folta partecipazione.
“Era dovuto. Il Jobs Act è una norma potenzialmente rivoluzionaria. Basti pensare che fino a poco tempo fa il tema era sostanzialmente tabù.
Il Governo ha avuto grande coraggio a mettervi mano. Io sono convinto che possa avere un impatto molto significativo anche sul nostro settore, considerando che le nostre sono aziende tipicamente “labour intensive”. È chiaro che i nostri sono servizi di particolare delicatezza, quindi gli effetti potrebbero essere molto importanti, e ci sembrava assolutamente doveroso andare ad esplorarli tutti insieme ad una personalità come il Prof. Riccardo del Punta, che è certamente un importante esperto della materia”.
Quale la risposta da parte degli associati e quale la vostra visione sul provvedimento?
“Il provvedimento indiscutibilmente ci piace molto; abbiamo grandissime aspettative, non soltanto su quelli che potrebbero essere i riflessi occupazionali, quindi per quello che è il tema del lavoro. Il Jobs Act può essere una scintilla che mette in moto un meccanismo virtuoso di cui il Paese ha assolutamente bisogno. Abbiamo applaudito alla scelta del Governo: ci sembra un provvedimento giusto e siamo certi che i risultati saranno largamente positivi”.
Quindi prevede che, da parte delle aziende e degli imprenditori della vigilanza, questo agevoli nuove assunzioni?
“Io credo e spero di sì perché vorrebbe dire che c’è un’inversione di tendenza del mercato e quindi che ci sono delle nuove commesse. Credo che il Jobs Act, unitamente alla decontribuzione che è contenuta nella legge di stabilità di fine anno, rappresenti due elementi che certamente spingeranno moltissimo le stabilizzazioni e, perché no, contribuiranno anche a far sì che gli imprenditori guardino con maggior ottimismo il futuro”.
Considerata anche la grande flessibilità che introduce, secondo lei la norma potrebbe essere uno stimolo per le aziende straniere della vigilanza a venire in Italia ed investire nel mercato italiano?
“È possibile che questo accada: il processo che si è attivato, qualche anno fa, con la qualificazione del settore, con il DM 269 a cui è seguito il DM 115 ed ora anche con la flessibilità in uscita, ha certamente creato delle condizioni più attraenti, di maggiore interesse per le aziende straniere, ma noi siamo pronti a cogliere la sfida e quindi competere ad armi pari, anche sui mercati internazionali”.
a cura di Monica Bertolo