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Innovery tra i leaders nell’ICT investe sulla Physical Security

Innovery tra i leaders nell’ICT investe sulla Physical Security

Innovery, azienda nata in Italia nel 2000 come società di capitale privato, in breve tempo si è trasformata in una società multinazionale. Per conoscere questa significativa realtà, S News incontra Gianvittorio Abate, Founder and CEO, e Massimo Beccherle, Physical and Logical Security Consultant di Innovery SpA.

Ingegner Abate, Innovery si dimostra, nel settore della consulenza specializzata nell’ICT, una realtà multinazionale in grandissima crescita. Cosa, secondo lei, ha determinato i vostri importanti risultati?
Prima di tutto credo sia fondamentale dare, in linea generale, una quantificazione numerica della nostra crescita, sia strutturale, che economica. Oggi, il Gruppo Innovery S.p.A, vanta 10 sedi dislocate tra Italia, Spagna e Messico, e 350 persone all’interno del suo organico. Consideriamo che nel 2016 la nostra Società chiudeva l’anno intorno ai 16 milioni di euro di ricavi, nel 2019, dopo solo tre anni, quest’ultimi sono passati a circa 37 milioni di euro, e per il 2020 abbiamo in previsione di attestare il nostro valore di produzione a 43 milioni di euro. Ciò significa che in 5 anni, siamo riusciti a raggiungere, e superare abbondantemente, l’obiettivo di raddoppiare i nostri numeri.

È chiaro che, da un lato, ci siamo trovati in un momento favorevole per le linee di business che da sempre abbiamo cavalcato: la Società nasce nel 2000, proprio per occuparsi fin da subito di ICT, riunendo diverse figure professionali con esperienza pregressa nel settore; dall’altro, è stato premiato quello che è il DNA dell'Azienda stessa, cioè lavorare in settori verticali ad alta specializzazione.

La qualità dei servizi erogati, come, ad esempio, offrire un servizio di gestione della sicurezza attivo H24 a disposizione di tutti i maggiori clienti, ha sempre rappresentato uno dei nostri punti di forza, e credo ci abbia premiato con la fiducia che i nostri utenti continuano a riporre in noi.

Il percorso di crescita che abbiamo ottenuto sino al 2019, era legato principalmente ad uno sviluppo interno, poi, con l'ingresso del fondo di investimento, si è affiancato un incremento connesso alle attività di M&A, le quali, pensiamo, ci vedranno a breve espanderci non solo sul mercato nazionale, ma anche su quello estero, provando a mantenere lo stesso trend, ossia quello di poter superare nel 2024 la soglia di 90 milioni di euro di ricavi. Il nostro target di crescita, però, non si limita a considerare i soli ricavi: puntiamo a un ebitda intorno al 15% complessivo, come indice di un’alta produttività delle attività che svolgiamo.

Indubbiamente dati davvero positivi. Il vostro principale focus è legato alla CyberSecurity, tema tra l'altro dominante oggi. Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad entrare anche nel mondo della Physical Security?
Piccola premessa: ritengo che il termine “Cyber” sia oggi molto usato a volte in maniera impropria. Diciamo che il Gruppo Innovery S.p.A. lavora nell'ambito della Sicurezza Informatica, ed essendo questo un settore poliedrico, il mondo della Cyber ne rappresenta solo un aspetto, seppur rilevante.

Oggi, la richiesta del mercato ci ha portato a credere che una convergenza tra la Logical Security e la Physical Security, sia ormai una realtà attuabile rispetto al passato. Questa importante innovazione rispondeva perfettamente a quella che è una tra le nostre principali linee guida aziendali: aggiungere sempre un elemento qualificante e fuori dall’ordinario a ciò che proponiamo, che possa contraddistinguerci rispetto alla competition: non a caso il nome Innovery, che nasce dall’unione fra le parole Innovation e Discovery. Da qui l’idea di realizzare una Unit, inserendo nel nostro organico il signor Beccherle e la sua competenza nel campo della Sicurezza Fisica, che, in sinergia con il nostro know-how in materia ICT, ci permetterà di offrire ai clienti una piattaforma modulare unica, che abbia un solo Identity Management, e con possibilità di sviluppare verticali personalizzabili.

Progetto decisamente ambizioso. A questo punto, quali sono gli ulteriori settori dei quali si occupa Innovery, nello specifico?
Stiamo sviluppando sempre più verticali in diversi settori. Il primo che citerei è quello dei Big Data, ma in generale offriamo diverse soluzioni di Security Analitycs, come in tema di frodi e compliance e nel medicale, quindi healthcare.

Un altro elemento davvero interessante è il B2B, che riguarda la digitalizzazione dei processi aziendali: offriamo cioè, servizi e soluzioni che consentono alle imprese di migliorare, di ottimizzare e di automatizzare i processi di comunicazione con i propri Trading Partners.

Inoltre, considerando che il settore delle reti ha un nesso molto saldo con la Security e, più in generale, con i servizi IT, abbiamo una verticalizzazione molto forte sul network, in particolare sulle soluzioni carrier-grade per gli operatori telefonici.

In ultimo, ma non per importanza, il billing, che copre la gestione di tutti i servizi e le infrastrutture dei processi di fatturazione delle Telco.

Passando a lei, signor Beccherle, vista la sua pluriennale esperienza nel mondo della Physical Security, perché ha scelto di collaborare con Innovery, che si occupa di Logical Security?
Premetto che dal mio lavoro ho sempre tratto stimoli nel cercare progetti innovativi rispetto allo standard di mercato e, nel particolare, erano anni che credevo al successo di una possibile convergenza tra la Sicurezza Fisica e quella Logica. Al tempo stesso però, ho acquisito la consapevolezza che chi si occupa di Physical Security, non ha le competenze precise che il mondo della Logical richiede. La tendenza del mercato attuale è già quella di trasferire le piattaforme dei software di Sicurezza Fisica aziendale sotto l’ala di quella Logica, ma questo cambiamento in atto ha portato alla luce un ostacolo evidente, rappresentato dal fatto che le applicazioni della Sicurezza Fisica sono sviluppate senza seguire gli standards e le certificazioni richieste dal settore IT. Questa è la motivazione che mi ha portato a scegliere di collaborare con Innovery: avere l’opportunità di sviluppare una piattaforma modulare di Sicurezza Fisica corrispondente alle richieste della Logica, rendendo di fatto possibile una convergenza tra due ambiti del mondo Security, rimasti fino a ieri separati.

Qui, se posso, vorrei aprire una piccola parentesi ed esprimere anche il perché fra tante aziende del mondo ICT, io abbia preferito proprio Innovery. Ovviamente, ci sono diverse ragioni che fanno di questa Società la realtà di successo che è, tra queste sicuramente la pluriennale esperienza, l’andamento di crescita e la tipologia di clienti che segue, ma non vorrei risultare troppo banale. Credo sia evidente che, nello scenario del mercato attuale, alle aziende, per sopravvivere e ottenere risultati, sia chiesto di correre il doppio rispetto al passato. Quindi, in un contesto in cui crescita e rinnovamento sono imperativi per rimane sul mercato, è l’innovazione a fare la differenza. Questo è l’approccio lavorativo che cercavo e che ho trovato nel gruppo di Innovery, che stimola a proporre e a credere nelle nuove idee, e dove, grazie a quella sensazione di non sentirsi mai del tutto soddisfatti o arrivati, si è sempre alla ricerca di soluzioni innovative sulle quali investire.

Innovery S.p.A. è proprio questo: un’azienda dall’esperienza solida ed al tempo stesso dinamica, rivolta al futuro ed alle innovazioni.

Chiarissimo. Andando nel dettaglio, quali moduli ha a disposizione la piattaforma software di Physical Security che proponete per la convergenza?
Vista l’evoluzione continua, soprattutto nell’hardware di campo, ci siamo prima di tutto occupati di tamponare quest’aspetto, facilitando l’integrazione e migliorandone sensibilmente i tempi. In unottica di saving verso i nostri clienti, se richiesto, siamo quindi nella condizione di mantenere e gestire l’infrastruttura hardware esistente, andando esclusivamente a sostituire la parte applicativa, con una serie di moduli che coprono qualsiasi esigenza e in ogni caso siamo disponibili a eseguire analisi software per sviluppi di applicazioni personalizzate.

La nostra soluzione modulare comprende in specifico tutto quello che concerne il mondo standard della Sicurezza Fisica, oltre a diverse verticalizzazioni come, ad esempio: PSIM, Portale Web per la registrazione di tutto il personale esterno contrattualizzato che richiede l’accesso alle sedi aziendali, gestione delle credenziali su Smartphone, gestioni Building, gestione Energy ed altro.

Ritornando a lei ingegner Abate ed allargando l'orizzonte nel cercare di interpretare quelli che saranno i trends a breve-medio termine. Quali saranno gli sviluppi e le richieste del mercato?
Senza dubbio ci troviamo a vivere l’era dei Big Data, tecnologia e digitalizzazione stanno producendo da anni quantità d’informazioni enormi, flussi di dati che continuano a crescere e a variare ad altissima velocità; si stima che il mercato attuale italiano legato ai Big Data abbia raggiunto 1,7 miliardi di euro e che la curva di crescita sia destinata a salire in maniera esponenziale. La tendenza del mercato nel breve-medio periodo, soprattutto da parte delle grandi imprese, sarà quindi quella di avvalersi di Data Analytics, con software sempre più complessi e verticalizzazioni specifiche rispetto alle proprie esigenze, in grado di dare valore all’enormità di dati a disposizione.

Crescerà sempre maggiormente la consapevolezza che i Big Data rappresentino una vera e propria materia prima, che produce valore quanto più si è in grado di estrarne informazioni utili alle strategie aziendali.
Le parole chiave alle quali dovrà rispondere un software di Data Analytics nel prossimo futuro, sono sicuramente velocità e veridicità di analisi: queste saranno le caratteristiche a fare la differenza sul mercato.

In ambito di Security Analytics (sia Logica, che Fisica), grazie alla Machine Learning e agli Algoritmi predittivi, oggi siamo in grado di compiere analisi capaci di prevedere una possibile minaccia (threat), quindi incidenti di sicurezza che si possono verificare, evitando perciò un potenziale danno in termini sia economici, che d’immagine aziendale.

Stiamo già investendo molto, e naturalmente continueremo a farlo, in tema di Data Analytics, coinvolgendo anche ambiti universitari, dove si è sempre alla ricerca di scoperte innovative.

Sugli altri settori, vista inoltre la situazione contingente della pandemia, la digitalizzazione sarà sempre un elemento fondamentale, quindi da un lato tutta la parte di automazione dei processi e delle procedure di comunicazione tra clienti e relativi fornitori, dall’altro, tutte le tematiche di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse di rete, le quali, nonostante siano previsti piani di implementazione di cablaggio reti in fibre ed altri interventi, sono di fatto risorse scadenti, e dunque devono necessariamente prevedere l'adozione di tools e di soluzioni che consentono l'ottimizzazione delle risorse stesse.  

Non da ultimo, i classici processi di automazione e controllo dei sistemi produttivi, e qui mi riferisco all'ambito IoT e in generale a tutti i sistemi di automazione, che vanno a supportare o a modificare il modus operandi delle persone. A tal proposito, in ambito Security, parteciperemo a breve a un progetto molto interessante sui sistemi di sicurezza per le soluzioni di guida autonoma.

Queste sono le aree sulle quali oggi stiamo puntando un interesse particolare e nelle quali crediamo ci possa essere un futuro molto interessante.

a cura di Monica Bertolo

Massimo Beccherle e Gianvittorio Abate
Massimo Beccherle e Gianvittorio Abate

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