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La Business Continuity nel settore del credito, all’Assemblea Nazionale della FABI e dell’FNA

La Business Continuity nel settore del credito

Firenze. Nella sala stampa della Fiorentina Calcio, presso lo Stadio Franchi in Firenze, si è tenuta di recente l’Assemblea Nazionale RLS della FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) e dell’FNA (Federazione Nazionale Assicurativi).

Se la mattinata è stata dedicata agli approfondimenti tecnico-normativi ed all’assemblea, il pomeriggio ha visto lo svolgersi di una Tavola Rotonda sulla Business Continuity e la gestione delle emergenze nel settore del Credito. In effetti, il concetto di Continuità Operativa è stato il Leitmotiv di tutta la giornata, dal momento che, specialmente dopo i recenti problemi originati dal disastro sismico in Emilia Romagna, anche nel settore del Credito si è sentita la necessità di approfondire questa delicata tematica, che è analoga a quella che si presenta anche in occasione di incendi, allagamenti ed altro.

A tal proposito, accanto alle voci delle parti sociali e dei security managers, anche la presenza e la testimonianza di una delle voci più autorevoli della tecnologia per assicurare la Business Continuity: Socomec UPS, multinazionale francese specializzata sulla “continuità”, con ben 25 sedi in tutto il mondo, e con una sede produttiva e dirigenziale ad Isola Vicentina, oltre alle sedi commerciali di Milano, Roma, Firenze. A rappresentare l’azienda, Marco Delle Chiaie, Key Account Direct Sales Manager, Juri Valente, Technical Marketing e Daniele Iseppi, Florence Subsidiary Manager.

La mattinata è iniziata con l’introduzione di Alessandro Casini, Segretario Nazionale dell’FNA, e con l’intervento di saluto di Leonardo Comucci, Coordinatore della FABI di Firenze.
Si sono poi susseguiti gli interventi di Marco Iaconis, Vice presidente OSSIF di ABI, che ha illustrato l’andamento degli eventi criminosi perpetrati ai danni delle banche italiane, Massimo Marrocco, Responsabile Sicurezza e Logistica ICCREA Banca SpA, che ha affrontato i temi organizzativi e gestionali delle BCC, Fiorisa Lentisco, Responsabile di Ricerca dell’INAIL, che ha illustrato i temi di una ricerca dei rischi psico-sociali nel settore, attualmente in corso di svolgimento e di Juri Valente, Technical Marketing, che ha dato il contributo di un approccio tecnico organizzativo, maturato dalla lunga esperienza aziendale nella business continuity, particolarmente riferita alla conservazione dei dati sensibili.
A seguire le relazioni di: Loris Brizio, Coordinatore Dipartimento Nazionale Salute e Sicurezza della FABI; Viviana Oggioni, Responsabile Commissione Sicurezza dell’FNA; Stefano Tassi della Commissione Sicurezza BCC.

Alla tavola rotonda del pomeriggio, sono invece intervenuti: Marco Iaconis, Vice presidente OSSIF di ABI, Massimo Marrocco, ICCREA Banca e componente del Consiglio Direttivo di AIPROS, Massimo Bonechi, Consigliere Nazionale di AIAS, Fiorisa Lentisco, Responsabile di Ricerca dell’INAIL, Juri Valente, Technical
Marketing e Loris Brizio, Coordinatore Dipartimento Nazionale Salute e Sicurezza della FABI e Consigliere Nazionale AIPROS, in qualità di moderatore.

Molto forti i messaggi lanciati da tutti i partecipanti, a partire dall’interessante approfondimento di Marrocco sul Disaster Recovery, all’invito fortemente sottolineato da Bonechi sul fatto che non ci si debba affidare all’improvvisazione, perché la prevenzione è di vitale importanza nella gestione delle emergenze e la cooperazione ne è la conditio sine qua non. La Lentisco ha evidenziato, tra le varie cose, l’importanza del lavoro di gruppo e la condivisione delle responsabilità.
Da parte di tutti i partecipanti è stato sottolineato il fatto che non si può eludere un evento catastrofico, bensì bisogna conoscerne gli aspetti più critici per poterlo gestire e possibilmente prevenire. Infatti, come ha puntualizzato Valente, nell’emergenza chi deve operare è in situazione psicologica e tecnica di alto stress, quindi deve poter contare su sistemi e tecnologie semplici, veloci e il più automatizzati possibili. In questo le “Architetture per l’incremento della Business Continuity”, titolo ideale del suo intervento, sono di deciso supporto nelle situazioni critiche.

Brizio ha chiuso la tavola rotonda con un messaggio chiaro: per cercare di garantire la Business Continuity, è necessaria una corretta progettazione, una precisa programmazione nonché una sapiente capacità gestionale, che tengano conto tanto dell’aspetto umano quanto di quello tecnologico.
 

di Loris Brizio

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