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La protezione dello Squero dell’Isola di San Giorgio a Venezia

La protezione dello Squero dell'Isola di San Giorgio a Venezia

Di Fondazione in Fondazione: lo Squero dell’Isola di San Giorgio Maggiore, spazio unico che accorda perfettamente musica e immagine, natura e storia, suggestione e sogno, ritorna a vivere ed a pulsare.
Grazie alla Fondazione Enzo Hruby lo Squero della Fondazione Giorgio Cini, antica officina per la riparazione delle imbarcazioni, è stato ora trasformato in un moderno e suggestivo auditorium. Dalla eccezionale acustica e dalla posizione privilegiata che si affaccia direttamente sulla laguna, lo Squero è uno spettacolo nello spettacolo:  di fronte alla platea e alle spalle dei musicisti, infatti, le pareti di vetro, come quinte naturali, aprono uno straordinario scorcio sulla laguna, offrendo allo spettatore la possibilità di vivere l'esperienza unica di un concerto “a bordo d'acqua”.

Sostenendo la messa in sicurezza dello Squero, attraverso un sistema integrato antintrusione, di videosorveglianza e antincendio, la Fondazione Enzo Hruby conferma il suo ruolo di punto di riferimento per la protezione del patrimonio culturale italiano e prosegue l’impegno, iniziato nel 2009, per rispondere alla necessità  salvaguardare dii tesori di proprietà della Fondazione Cini, custoditi sull’Isola di San Giorgio Maggiore e a Palazzo Cini a San Vio, garantendo al contempo la loro piena fruibilità da parte degli studiosi e dei visitatori provenienti da tutto il mondo.

Fondazione Enzo Hruby e Fondazione Giorgio Cini

LA REALIZZAZIONE
Per una corretta protezione antintrusione dell’auditorium è stato progettato un sistema di sicurezza all’avanguardia, che permette  il controllo di tutti i varchi e degli ambienti, mediante protezioni puntuali e sensori volumetrici.
Il cuore del sistema è una centrale a 192 zone gestita da tastiera touchscreen e collegata con una sirena per interno, una sirena per esterno e un modulo di collegamento IP per l’invio delle segnalazioni d’allarme e la telegestione del sistema da parte del personale addetto.

 

Il progetto prevede l’integrazione del sistema antintrusione con un impianto di videosorveglianza, che permette di controllare i locali e i flussi delle persone  avvalendosi di telecamere su rete IP ad alta risoluzione e con ottica varifocal.
Le telecamere sono inoltre dotate di illuminatori a raggi infrarossi, che consentono la visione anche in condizioni di totale oscurità, passando dalla modalità a colori a quella in bianco e nero.

Per la parte antincendio è stato progettato un sistema di rilevazione fumi con sensori puntiformi, barriere fotoelettriche di fumo e un sistema di evacuazione certificato EN54, che in caso di incendio riesce a distribuire messaggi vocali di evacuazione ordinata attraverso altoparlanti installati all’interno della struttura, in modo da non creare panico ai presenti in caso di necessità di evacuazione.

Tutti gli impianti di sicurezza saranno integrati nel sistema di centralizzazione già esistente presso la Fondazione Cini.

Trattandosi di un contesto di importante valore storico e artistico, nell’elaborazione del progetto è stata prestata la massima attenzione a mimetizzare le apparecchiature di sicurezza, nel rispetto dell’estetica degli ambienti.
L’intervento di protezione è affidato alla società Umbra Control di Perugia, azienda Amica della Fondazione Enzo Hruby.

Fondazione Enzo Hruby e Fondazione Giorgio Cini

I BENEFICI
“Il recupero dello Squero e la sua trasformazione nello splendido auditorium che ammiriamo oggi – dichiara Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – rappresentano un ulteriore tassello dell’opera straordinaria compiuta dalla Fondazione Cini nell’ambito della tutela e della valorizzazione dell’Isola di San Giorgio. In questo solco si inserisce l’impegno della nostra Fondazione, che sostenendo la protezione di questo nuovo luogo della cultura prosegue una collaborazione di cui siamo fieri e orgogliosi, a fianco di un’istituzione che rappresenta un’eccellenza nel panorama internazionale. Il progetto che in questi anni abbiamo sostenuto per la protezione delle strutture della Fondazione Cini sull’Isola di San Giorgio e a Palazzo Cini è un valido  esempio di come le moderne tecnologie di sicurezza permettano oggi di gestire su un’unica interfaccia e con grande facilità anche impianti tra loro diversi e distribuiti su superfici molto ampie. E’ inoltre un esempio di come una collaborazione proficua tra soggetti privati possa portare a grandi risultati in termini di protezione e valorizzazione del nostro inestimabile patrimonio culturale ”.

 

Foto: Matteo De Fina Courtesy Fondazione Giorgio Cini

 

la Redazione

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