Cosa sta accadendo da settimane in Italia e nel mondo a causa del Covid-19, tutti lo sappiamo bene. Tutti ne parlano e, purtroppo a volte ne straparlano, direttamente ed indirettamente, tanto da creare spesso caos e mala informazione. E non solo a causa di fake news.
Lungi da noi entrare nei meandri di cosa sia corretto fare o non fare da un punto di vista scientifico, medico o politico, eccetera, per risolvere il problema. Non è il nostro compito, non è la nostra specializzazione.
Qui infatti sta il punto: lasciamo fare a ciascuno il proprio compito, il proprio lavoro, del quale è esperto, preparato, capace.
E qui arriva la seconda questione: fidarsi dei capaci, dei reali esperti, dei veri professionisti.
Certo, durante un’emergenza tutto diventa più difficile, e davanti a qualcosa che non si conosce nessuno è totalmente preparato. Ma chi è capace, chi è professionista nel suo mestiere, nel suo ruolo, sa come gestire le emergenze, sa come affrontare l’incognito. Facile è essere bravi quando tutto va bene. È nella difficoltà che si dimostrano i talenti, che emergono i migliori. E la vita è una continua selezione: Darwin lo insegna da decenni. Sapersi adattare è la cifra dell’intelligenza, la competenza quella della serietà.
Il Decameron è stato scritto dal Boccaccio durante la peste nel nostro Paese, ed è diventata una delle opere somme della nostra storia. Tanti sono gli esempi simili e noi questo continueremo a fare: raccontare le storie dei protagonisti della sicurezza, che anche al tempo del Coronavirus sanno portare contenuti ed esempi vincenti, spunti di riflessione, messaggi incoraggianti; sanno insegnare lezioni tecniche e di vita, grazie a soluzioni, testimonianze e best practices, per continuare a dare fiducia, per dare impulso al settore, che, come ben si vede dalle pagine di questo numero, non si ferma. Anzi, sa andare avanti con pragmatismo, convinzione e coraggio, sa dare risposte e certezze.
Sa dare fiducia, perché sa dare sicurezza.
di Monica Bertolo