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La Vigilanza Privata, parti datoriali e sindacali, dal Viceministro Bubbico per un incisivo intervento della Pubblica Amministrazione per il rispetto delle regole

La Vigilanza Privata

Si è tenuto l’11 maggio l’incontro convocato dal Vice Ministro agli Interni sen. Filippo Bubbico  sui temi della vigilanza privata.

La riunione  è stata richiesta da tutte le parti sociali, sia datoriali che sindacali, che insieme hanno firmato un articolato documento sullo stato del settore.

In particolare i temi esposti sono stati: tutela del perimetro delle attività di competenza esclusiva, qualificazione delle imprese di vigilanza, riconoscimento del CCNL di categoria firmato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative e “l’altra vigilanza”, intesa quale complesso di servizi che latamente presentano anche profili attinenti alla sicurezza, ma che non possono essere considerati tra quelli di competenza esclusiva delle Guardie Giurate.

Rispetto ai singoli argomenti, oggetto del documento condiviso, (n.d.r. per leggere il documento cliccare qui) le parti sociali della vigilanza privata, come sottolinea anche ASSIV,  denunciano in primis il ripetersi di fenomeni surrettiziamente elusivi del sistema di regole contrattuali che disciplinano il rapporto di lavoro degli addetti al settore, con particolare riferimento alle vicende legate ad un CCNL, messo recentemente in circolazione e sottoscritto tra Associazioni datoriali sconosciute ed una Organizzazione sindacale dei lavoratori che oggettivamente non ha, nel comparto della vigilanza privata, possibilità di essere annoverata tra quelle individuate come “comparativamente maggiormente rappresentative”.

A seguire, nel documento sono state dettagliate le tematiche inerenti la vigilanza sussidiaria, in particolare è stato chiesto l’intervento della Pubblica Amministrazione affinché:
– ribadisca quali siano le attività, i servizi e gli obiettivi che richiedono, se non tutelati dalle forze dell’ordine, l’esclusivo intervento delle G.P.G;
– intervenga a reprimere le attività di sicurezza sussidiaria svolte da aziende e/o da personale non autorizzato, anche attraverso la collaborazione dell’ANAC, per quanto riguarda le gare di appalto;
– garantisca l’efficacia e l’affidabilità dell’azione ispettiva e certificativa degli Enti accreditati ai sensi del D.M. n. 115/2014;
– dia seguito alla nomina del Comitato Tecnico di cui al punto 4) dell’art. 260 ter del Regolamento di esecuzione del TULPS;
– prenda gli opportuni provvedimenti nei confronti delle aziende non in possesso della Certificazione di Conformità ai sensi del D.M. n. 115/2014;

In ultimo le parti sociali della vigilanza privata chiariscono la propria posizione in merito ai servizi di carattere latamente assimilabile a quelli ex art. 256 bis Regolamento di esecuzione. Su questo punto le parti scrivono con chiarezza che non devono essere create repliche, in formato minore, delle figure titolari dei servizi di sicurezza sussidiaria.

Il tavolo è stato presieduto dal Viceministro Bubbico con il Prefetto Marco Valentini, Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento di Pubblica  Sicurezza presso il Ministero dell’Interno ed il dottor Castrese De Rosa, Direttore per l’Ufficio degli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale.

Il Vice Ministro Bubbico ha aperto l’incontro, sottolineando come il documento trasmesso sia stato valutato positivamente, non solo per il merito, ma anche per il metodo, dato che è stato presentato congiuntamente da parti datoriali e sindacali. Grande apprezzamento è andato al lavoro del dipartimento di Pubblica Sicurezza ed a quello del tavolo che ha lavorato alla riforma della normativa del settore.

Dipoi il dottor Valentini ha sunteggiato i punti salienti del documento, e a seguire il Viceministro ha chiesto un giro di tavolo. Tutti i partecipanti, come evidenzia ASSIV,  hanno sottolineato la necessità improrogabile di un incisivo intervento della Pubblica Amministrazione per garantire il rispetto delle regole, che sono ormai certe e vigenti, anche tramite l’applicazione delle misure sanzionatorie, compresa la revoca del titolo di polizia. Altra necessità è stata individuata nella prescrizione riguardante la corretta ed integrale applicazione del CCNL firmato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, così come è stato chiesto un ulteriore e deciso intervento del Ministero nei confronti sia degli Uffici Territoriali di Governo sia delle stazioni appaltanti per la corretta individuazione del perimetro esclusivo di competenza e la sua tutela.

A conclusione dell’incontro il Viceministro Bubbico, confermando il ruolo della vigilanza privata quale elemento strategico del sistema sicurezza del Paese, ha annunciato la convocazione delle parti sociali, entro il mese di Giugno, ad un tavolo tecnico che elabori le migliori e più immediate iniziative a sostegno del comparto.

Assiv non può che sottolineare con grande soddisfazione il clima della riunione, che ha visto la partecipazione attenta del Ministero, e l’unanimità di intenti di tutte le parti sociali che compongono il comparto della vigilanza privata. L’augurio è quello che la spinta costruttiva per la salvaguardia di questo settore, che si dibatte tra una gravissima crisi e grandi opportunità, porti velocemente alla individuazione di soluzioni efficaci e durature.

la Redazione

 

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