Home » News » Attualità

Le città italiane sono considerate infrastrutture critiche?

Le città italiane sono considerate infrastrutture critiche?

In vista del Convegno del 25 Marzo sul tema, S News ha incontrato Gianna Detoni, Presidente Associazione Hi Care, per approfondire gli aspetti salienti dei temi che saranno trattati nel corso dell'assise.

1. Da anni Associazione HI CARE lavora sul tema della “città come infrastruttura critica”. Il convegno del 25 marzo, organizzato con APASS ed in collaborazione con ANMIL e Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo, rappresenta la concretizzazione del percorso tracciato?

Associazione HI CARE si impegna dal 2009 nell'organizzazione di convegni, seminari e workshop per fare cultura di Sicurezza e diffondere l'importanza della partnership tra pubblico e privato nella protezione delle città. La nostra convinzione è che in Italia ci sia grande attenzione a garantire la continuità di servizio delle cosiddette Infrastrutture Critiche (intese come le public utilities), ma al tempo stesso non venga sufficientemente considerato il quadro generale relativo alle grandi città di importanza sistemica.
Città come Roma e Milano dovrebbero essere considerate delle vere e proprie Infrastrutture Critiche, da proteggere e tutelare in modo particolare per evitare danni al Sistema Paese.
Il nostro modello di riferimento è l'Office of Emergency Management di New York City, con cui da anni abbiamo rapporti di collaborazione e di scambio di opinioni e competenze grazie all'amicizia e alla stima che ci ha sempre dimostrato il Commissioner – Dr. Joseph F. Bruno. Per noi riuscire a portare Joseph in Italia, con la sua grande esperienza in materia di gestione delle crisi, è un grande successo.
Il Convegno del 25 marzo al Palazzo dei Gruppi Parlamentari a Roma sarà un evento di altissimo profilo, con la presenza delle Istituzioni, delle forze dell’ordine, delle più grandi aziende italiane, dei maggiori esperti di Sicurezza e di tanti cittadini interessati al tema.

2. Si parla molto di partnership tra pubblico e privato. L'approccio di questa iniziativa ha delle specificità. Ce le presenta?

La partnership tra pubblico e privato è un argomento di forte attualità, è uno dei punti centrali di Associazione HI CARE ed è un tema esplicitato anche nella Mission dell’Office of Emergency Management di New York City.
Il modello operativo di New York – ad esempio – prevede la razionalizzazione del settore privato in una ventina di categorie per dare rappresentanza non solo alle grandi aziende, ma anche ai piccoli business nel Comitato di Crisi della Città e perseguire così un coordinamento efficace in caso di emergenza.
L'Istituzione che in Italia ha fatto di più in questo senso probabilmente è il Dipartimento di Protezione Civile, ma le Infrastrutture Critiche sono incluse nei tavoli di emergenza anche in Prefettura. Implementare piani per la continuità di servizio, la continuità operativa e la gestione della crisi e delle emergenze è oggi un obbligo normativo per tutta la Pubblica Amministrazione e le public utilities.
Però noi come Associazione HI CARE siamo convinti che sia necessario affrontare il tema in maniera più ampia: nei Comitati di Crisi e nei tavoli di emergenza mancano ancora diversi attori del settore privato; bisogna migliorare la comunicazione tra Pubblico e privato; è necessario attivare una collaborazione costante, soprattutto nella fase di preparazione alle crisi.
Il nostro obiettivo è discutere di questi temi per realizzare qualcosa di simile all’Office of Emergency Management di New York nelle principali città italiane, chiaramente adattando il modello alla caratteristiche del nostro tessuto economico e sociale. Solo così saremo in grado di esercitare al meglio la prevenzione, che è il miglior strumento di gestione di una crisi sul territorio.

3. Ora il programma è praticamente definitivo e vede presenze significative.

Il Convegno avrà grande rilevanza a livello nazionale, ma l’obiettivo è discutere di Sicurezza nella Città di Roma. Per cui avremo innanzitutto la rappresentanza del Comune grazie alla presenza della Dott.ssa Matarazzo – Vice Capo di Gabinetto del Sindaco Marino con delega alla Sicurezza.
Inoltre avremo il Generale Maruccia del Comando Legione Lazio del Corpo dei Carabinieri, ma anche diversi esponenti delle Commissioni Parlamentari, il Prefetto Vulpiani – Coordinatore del Centro Elaborazione Dati del Ministero dell’Interno, l’Ing. Curcio – Direttore dell’Ufficio di Gestione delle Emergenze del Dipartimento di Protezione Civile e il Dott. Giani – Ispettore Generale del Corpo della Gendarmeria Vaticana.
In rappresentanza dei privati invece ci saranno Security Manager con grande esperienza in materia di prevenzione e gestione delle crisi. Ci fa molto piacere sapere che tutti i relatori, oltre ad aver a cuore la Sicurezza della Città di Roma, vogliono impegnarsi in un dibattito di questo tipo. Il Convegno servirà a fare il punto su quello che già viene fatto, ma soprattutto su quello che ancora si può e si deve fare per migliorare.
L’obiettivo è mettere a fattor comune le esperienze, le diverse visioni e gli sforzi, così da coinvolgere nel dibattito tutto il tessuto sociale ed economico della Città. Per citare una brillante idea del Generale Milillo – Presidente della Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo: partiamo da Roma, ma questo Convegno dovrebbe diventare itinerante per diffondere le stesse tematiche nelle più importanti città italiane.

a cura di Monica Bertolo

in foto: Joseph Bruno e Gianna Detoni

Condividi questo articolo su:

Fiere ed eventi

S NewsLetter

Rimani sempre aggiornato sulle ultime novità della sicurezza.

Ho letto e compreso la vostra privacy policy.