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L’identità ferita. Proteggere i beni culturali: nuove difese per nuove minacce

L'identità ferita. Proteggere i beni culturali: nuove difese per nuove minacce

Prima della cerimonia della consegna degli H d'oro 2016, si terrà la Tavola Rotonda “L’identità ferita. Proteggere i beni culturali: nuove difese per nuove minacce”.

L'evento inizierà alle 14:00, venerdì 11 Febbraio a Firenze, sempre al Teatro Niccolini, in via Ricasoli 3 a Firenze.

Ecco il programma nel dettaglio.

Ore 13.30 Registrazione dei partecipanti

Ore 14.00 Benvenuto e saluto

Enzo Hruby Presidente Fondazione Enzo Hruby

Ore 14.15 Intervengono

Lanfranco Disibio, Comandante Nucleo TPC Firenze
Carlo Hruby, Vice Presidente Fondazione Enzo Hruby
Andrea Margelletti, Presidente Ce.S.I. Centro Studi Internazionali

Moderatore
Armando Torno, Editorialista “Sole 24 Ore”

Ore 15.30 Cerimonia di consegna del Premio H d’oro 2016

Ma, perché “L'identità Ferita”?

Ecco la riflessione della Fondazione Hruby, che ha maturato tale consapevolezza, e quindi ha organizzato la Tavola Rotonda, momento di approfondimento e confronto.

Religiose, politiche e ideologiche. Ma anche utilitaristiche, pragmatiche e trionfalistiche.
Sono tante e complesse le motivazioni che nel corso dei secoli hanno portato all’abbattimento di architetture e monumenti, alla distruzione delle statue degli imperatori e dei monarchi, alla demolizione di interi quartieri storici per far posto a nuovi progetti urbanistici.

Qualcosa oggi è cambiato. Se, in generale, vi è una maggiore attenzione alla tutela delle testimonianze storiche e artistiche del passato, durante i conflitti armati l’arte continua a essere un bersaglio da colpire, come abbiamo tristemente imparato nelle immagini della Siria, dell’Iraq, dell’Afghanistan, dell’Egitto.
Rispetto al passato, il pericolo di distruzione del patrimonio culturale come mezzo per ferire e annientare l’identità del nemico si è però esteso anche a quei Paesi che non sono terreno di scontro. Ed è così che i musei, i monumenti e le chiese del nostro Paese sono oggi obiettivi sensibili del terrorismo di matrice islamica, proprio come nei primi anni ’90 lo sono stati di Cosa Nostra, quando insieme alle vite umane sono andate perdute opere degli Uffizi di Firenze e della Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Il “terrorismo culturale, quello che punta a colpire la memoria storica” – come all’indomani delle stragi lo definì il Ministro Ronchey – è lo stesso che oggi ci fa temere per l’incolumità dei nostri beni storici e monumentali dall’alto valore simbolico. Ci fa temere che possano essere colpiti con la stessa imprevedibilità agghiacciante degli attacchi che hanno sconvolto l’Europa nell’ultimo decennio, lasciando dietro di sé una scia interminabile di sangue.

Questo incontro vuole essere l’occasione per fare un punto sull’attuale situazione e delineare le linee guida, gli strumenti e gli orizzonti della protezione dei beni culturali del nostro Paese contro la minaccia del terrorismo.
In questa prospettiva, un contributo determinante può essere offerto dalle moderne tecnologie di sicurezza e di videosorveglianza, le quali consentono di offrire un valido supporto alle indagini degli inquirenti, e addirittura di prevenire gli eventuali atti criminosi.

Riuscire a contrastare questa minaccia è oggi la sfida cruciale che abbiamo di fronte, perché proteggere il nostro patrimonio culturale significa proteggere la nostra memoria storica, la nostra identità, e anche noi stessi.

Per partecipare alla Tavola Rotonda è richiesta la conferma, che sarà accettata fino ad esaurimento posti.

la Redazione

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